Curiosità dal mondo della birra: beertrike, Ghost Deer, Sunk Punk
Il mondo della birra ci regala sempre stramberie produttive degne di nota. Ne segnaliamo alcune apparse recentemente che confermano come la fantasia e il “famolo strano” godono di buona salute nel settore birra.
Partiamo con quello che potrebbe essere il riassunto del “support your local brewery”, almeno dal lato delle birrerie. La Equinox Brewing, al fine di rendere le loro produzioni il più locali possibili (anche buona parte delle materie prime è di origine locale) e di ridurne al minimo l’impatto ambientale, hanno adottato un particolare mezzo di consegna per i propri fusti e bottiglie. Si tratta di un trike, che altro non è che una bici a tre ruote con un ripiano dove appoggiare la merce, ovviamente autocostuito.
Tra le nuove birre bizzarre in circolazione, rendiamo omaggio a due particolari produzioni dello scozzese Brewdog, un birrificio che indubbiamente sa come far parlare di sé. Cominciamo con la Ghost Deer, una birra semplice semplice, capace di raggiungere i 28 gradi alcolici in fermentazione normale (senza cioè il processo di congelazione utilizzato per la Tactical Penguin). La birra, presentata all’inizio di settembre, era disponibile solo al Brewdog Pub di Edimburgo e veniva servita spillata normalmente, si fa per dire, dalla testa di un cervo! Per altre informazioni visitate il sito dove troverete anche un simpatico video di presentazione, in stile BrewDog.
La seconda invece è la Sunk Punk, la prima birra “subacquea”. La fermentazione è infatti stata effettuata sul fondale del Mare del Nord. Il motivo ufficiale? Ma che domanda, ovviamente per porre fine ad una secolare maledizione che affligge le coste scozzesi. La birra è una IPA di 7.1% alc., maturata in un tino particolare, dotato di valvola di sfogo per l’anidride carbonica creata in rifermentazione, posizionato a 20 metri di profondità dove le acque hanno una temperatura costante di 10 gradi. Due settimane di maturazione in mare, per una birra che si distinguerà per la produzione limitata (960 bottiglie da 330ml), un alto costo e un etichetta particolare disegnata dall’artista Johanna Basford.
Lattina sì, lattina no, ormai il dibattito è aperto da tempo. Segnaliamo un punto a favore delle lattine, anche se il vantaggio è piuttosto “collaterale”. A questo indirizzo si trova infatti una guida ad immagini per realizzare un amplificatore del segnale del vostro modem/router wireless, proprio attraverso la lattina, ovviamente di birra artigianale!
Per chi invece rimane fedele alla bottiglia, ma vuole stupire amici con creazioni, diciamo così, “esplosive” segnaliamo un packaging molto particolare.
Ommiodio!!, è quello che invece molti di voi avranno pensato vedendo la creazione nell’immagine di fianco. Per chi non lo avesse capito si tratta di un boccale … di pancetta, che ovviamente può essere riempito con salse varie, o perché no, con la vostra birra preferita. Voi cosa avete esclamato?