Sapevate che

Una birra per il Papa

Chi non ricorda quelle simpatiche bottiglie con tanti bei faccioni famosi sparati in etichetta? C’erano Elvis, Che Guevara, qualche richiamo nostalgico mussoliniano. In effetti a un Papa non ci aveva ancora pensato nessuno. Alla bavarese Weideneder Bräu sono bastate diciannove ore dall’ultimo conclave per lanciarne una sul mercato. “Birra prodotta in Baviera in onore di Papa Benedetto XVI, grande figlio di questa terra”  ha scolpito sul retro bottiglia. Davanti ha invece piazzato il disegno della casa natale di Joseph Ratzinger, a Marktl am Inn. Folgorazione mistica o furbata commerciale, sembra che la Papst-Bier, la “birra del Papa” come si è originalmente scelto di chiamarla, sia ormai diventato un vero cult. Da collezione s’intende. L’appiglio sul sito della birreria racconta del legame di Ratzinger con la sua terra (vero), della tradizione birraria bavarese (giusto), del fatto che in Baviera “la Chiesa fa ancora parte della filosofia della vita, si tratta di una visione che unisce in modo naturale tante sfere della nostra vita con armonia” (??), per cui era doveroso dedicarne una a questo momento. A ulteriore rinforzo si fa notare come “è più che sicuro che in passato i genitori di Joseph Ratzinger abbiano già bevuto la birra del nostro Weideneder Bräu”. Il cerchio si chiude.

Certo che vedere la faccia del Papa stampata sulla birra che stai bevendo non è cosa da tutti i giorni. Nessun in compenso si è mai posto il dubbio se a Roma fossero d’accordo o meno, anche se il silenzio di sei anni lascia presumere che non ci siano problemi.  Per la cronaca la bionda, una bassa fermentazione, è prodotta secondo il Reinheitsgebot del 1516, l’editto di purezza che impone il solo utilizzo di malto d’orzo, con gradazione sui 5,4% e 13° plato. Per non farsi mancare niente in paese si sono pure inventati il Papst-Brot, il “pane del Papa”, e ben due torte, la Benedikt-Torte e il Benedikt-Mütze, la “berretta di Benedetto”. Quando si dice fare squadra…

Alla Pilsner Urquel, la celeberrima birra ceca, sono bastati invece i complimenti di Papa Giovanni Paolo II, che lodò la città di Pilsen per i suoi meriti birrai, per produrre ben 2011 bottiglie benedette, in ricordo dell’anno di beatificazione di Karol Wojtyla. Le birre, una volta “consacrate”, sono state stappate in parte per i ricevimenti durante le celebrazione e in parte servite nell’unico pub al mondo dedicato al pontefice, il “Giovanni Paolo II Pub“, situato nella cripta di Sant’Ambrogio e Carlo, a Roma.

Devozione o marketing birro-ecclesiastico?

Un commento

  1. haha puro marketing… la comprerei solo per spirito collezionistico anche perchè una birra con la faccia del papa non mi ispira molto! :-)