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Un milione di barili di birra l'anno: cresce la homebrew-mania negli USA

Non solo in America, ma in tutto il resto del mondo, la pratica di farsi la birra in casa da soli, utilizzando kit e pentoloni più o meno evoluti e più o meno costosi, è davvero diffusissima, sostenuta da numeri importanti. Ed è altrettanto risaputo che molti degli attuali mastri birrai a capo della produzione di altrettanti birrifici in giro per il mondo provengono da questo mondo: il fare birra in casa, può dare origine, quindi, anche ad una prospettiva lavorativa importante.  In America, una delle nazioni guida nella produzione della birra artigianale, con più di 1.700 birrifici che si possono fregiare di tale qualifica (in Italia sono circa 370) hanno provato a fare due conti, per cercare di quantificare il numero degli homebrewers e i “volumi” della birra prodotta nelle case degli homebrewers stessi. E sono venuti fuori numeri davvero importanti. Lo hanno fatto Paul Gatza e Gary Vetro, esponenti importanti dell’altrettanto importante American Homebrewers Association.

 

Secondo i dati in loro possesso sono circa 750.000 gli homebrewers negli States, e produrrebbero (questo è una cifra abbastanza approssimata) all’incirca 1 milione di barili di birra l’anno (per barile si intende una quantità fra i 20 e 30 lt. di birra), che rappresenterebbero all’incirca lo 0,50% di tutta la birra venduta negli USA. Che detto così sembrerebbe poco, ma i volumi sono comunque significativi indicatori di un fenomeno in continua espansione. Senza contare poi l’indotto: i migliaia di homebrewers acquistano materie prime, impianti e kit, libri, bottiglie, generando così un circolo economico virtuoso. Come sempre, quando si tratta di birra, gli USA sono (quasi) sempre un passo avanti rispetto al resto del mondo.

 

 

di Alberto Laschi