Quando la birra diventa rock! Le collaborazioni tra musicisti e birrifici
Da sempre la musica ha un legame imprescindibile con la birra, compagna di concerti e di serate fra amici. A volte capita che questi due mondi decidano di incontrarsi e fare coppia. Le collaborazioni spesso nascono da interessi e passioni comuni, o semplicemente da una sintonia fra gli artisti, sì, perché anche i birrai, come i musicisti, possono essere considerati artisti.
Uno degli esempi più significativi degli ultimi tempi è forse la collaborazione tra la band americana Metallica, Arrogant Consortia e Stone Brewing che hanno dato vita alla Enter Night, una pilsner da 5.7%. La scelta dello stile è stata presa dopo diversi incontri fra i membri della band e i ragazzi di Stone. Le lattine, nere con il famoso gargoyle della Stone, hanno fatto le loro prime apparizioni durante i concerti della band prima di approdare sul mercato americano. In Europa, la Enter Night è prodotta da Stone Berlin ed è rintracciabile dalla primavera 2019. I membri del gruppo Metallica hanno partecipato direttamente alla creazione della birra riunendosi con i birrai di Stone nel birrificio di San Diego, una collaborazione che il gruppo ha descritto come “naturale e pura”.
In America si possono trovare altri esempi nei tempi recenti. Anche i Panic! at the Disco hanno voluto creare una birra che li disseti durante i loro tour. Dopo un concerto nel New Jersey il gruppo si è recato alla taproom dell’Asbury Park Brewery e fra una chiacchiera e l’altra hanno deciso con il fondatore del birrificio, Jeff Plate, di collaborare. Lo stile, scelto dal cantante del gruppo, è stato una West Coast IPA, sua birra di predilezione: è nata così la IP!ATD. Il primo batch è stato servito durante un concerto a gennaio 2019 a Newark e nella taproom di Asbury Park Brewery.
Cambiando stile musicale e andando sul diametralmente opposto troviamo il gruppo rap originario di Atlanta, Run the Jewels che qualche anno fa, nel 2017, ha collaborato con vari birrifici fra cui Interboro, Burrial, Pipework e Creature Comforts per dar vita alla G-O-L-D IPA, una birra estremamente luppolata, che prende il nome da una canzone del gruppo. Ogni birrificio ha inserito il proprio twist a ogni iterazione della birra. Nel caso di Creature Comforts il gruppo non ha partecipato personalmente alla creazione della birra ma ha dato un importante input: doveva essere una IPA con un profilo molto dank (aroma e sapore simile al cannabis). Il duo rap però non si è fermato qui, anzi, ha sfornato altre 4 birre creando una fitta rete di partners. La Panther like a Panther è prodotta in tre versioni diverse: Interboro ha creato una Stout, Pipeworks ha realizzato una Porter blendata con una birra barricata in botti di Bourbon e J. Wakefield una Stout al caffè. La Legend has it, un Pils luppolata prodotta con i loro 6 birrifici partner, ognuno aggiungendo il proprio tocco personale, fra cui BRLO, birrificio di Berlino, che ha pensato di infondere CBD (cannabidiolo) nella loro ricetta. La Down, una DIPA, prodotta da Mumford Brewery per il mercato americano e BRLO per il mercato europeo. Ultima nata, la Sea Legs, realizzata dai londinesi Deviant & Dandy Brewery, una Pale ale che si ispira al cocktail Dark ‘N Stormy.
Non sempre però queste storie hanno un lieto fine. Una notizia di qualche settimana fa ci informava che i Guns N’ Roses avevano sporto denuncia contro CANarchy Craft Brewery. A quanto pare il gruppo rock non ha apprezzato l’idea del birrificio di chiamare una delle sue birre “Guns ‘N Rosè”. Il nome della band è infatti un trademark e non può essere associato a un prodotto che non sia collegato al gruppo. Il birrificio infatti non aveva comunicato né cercato contatti con il gruppo prima di uscire con la propria birra. Il nome Guns ‘N Rosè rischia di creare confusione tra i consumatori e il pubblico su chi sia veramente dietro al prodotto. I Guns ‘N Roses ora richiedono che la birra venga tolta dal mercato oltre ad un lauto risarcimento. Oskar Blues, proprietario del birrificio, si è mostrato disposto a ritirare il prodotto entro marzo 2020 ma al momento i GNR non si ritengono soddisfatti e la diatriba prosegue.
In passato già avevamo dato notizia di questo feeling tra birra e musica citando il caso del gruppo statunitense dei Kiss o ricordando – caso opposto – quando l’artista celebra la birra preferita con una canzone. Ne conoscete altri di esempi illustri?