Pomperipossa dei birrifici Buxton e Omnipollo
Non una Sour Stout, ma una Sour Cherry Stout (ovvero una Stout con aggiunta di ciliegie acide). E’ l’avviso che accompagna questa creazione a quattro mani anglo-svedese, firmata, sulla sponda britannica, dallo staff della Buxton (in testa lo head brewer Colin Stronge); e su quella scandinava dal brand Omnipollo, guidato, in sala cottura, da Henok Fentie. Una sorta – quella sottolineatura in premessa – di avviso ai naviganti della pinta, in particolare ai passionisti (in forte crescita attualmente) del wild in tutte le sue espressioni, magari anche in quelle poi non così notevoli o almeno non così raffinate. Come dire, insomma: la nostra ipotesi di lavoro è quella non di una Stout acidificata, ma arricchita con l’aggiunta di frutta acida.
Perché certo, la nota agrodolce delle polpe a bacca rossa c’è, e si sente in pieno; ma a quella si limita il profilo tagliente della birra: peraltro non per questo poco incisivo; e tale da dover tenere comunque alta l’attenzione sulla tendenza a bisticciare con le componenti dark e amaricanti della matrice torrefatta di partenza. Il colore è scuro, prossimo al nero (pur con accensioni rubine) e guarnito da una fine schiuma beige. L’aroma, complesso, affianca i temi di fondo del caffè e dell’orzo tostati, del cacao e del caramello scuro, alle ventate “ospiti” portate dalle sour cherries, che trovano sponda – a leggere bene – anche in spunti di tabacco da pipa e di aceto balsamico. Al palato, la sequenza è simile: partenza noir, passaggio centrale dolceacidulo al sapor di marasca, finale bittersweet, ben sostenuto dalla densità dei 6 gradi alcolici. Curiosa, particolare: da accogliere com’è, per entrarne in sintonia senza fretta.
Pomperipossa dei birrifici Buxton e Omnipollo
Fermentazione: alta
Stile: Stout con ciliegie acide
Colore: nero
Gradi alcolici: 7.5°
Bicchiere: pinta americana
Temperatura di servizio: 8-10°