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Opera Prima del birrificio Contromano

Tra le etichette componenti la nidiata d’esordio della beer-firm romana Contromano, la capostipite assoluta, non a caso battezzata Opera Prima, è una dedica multipla: alla tradizione delle basse fermentazioni; alla scuola tedesca; alle materie prime delle terre di Germania. Il malto è un Pils bavarese; lievito il Lager (Bavarian) di Weihensptephaner; i luppoli sono il Magnum, lo Hersbrucker e il Mittelfrüh, ad affiancare il boemo (ma quasi oriundo) Saaz.

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Insomma, un concentrato di Mitteleuropa, che si condensa in un bicchiere dall’incarnato pallido (paglierino), nebbioso di leggere velature, nevoso di schiuma non tracimante ma pugnace. Gli aromi, identitari anch’essi, richiamano il panificato chiaro e il cereale fresco, l’erba tagliata e qualche vena di resine, concedendosi solo a partire dai territorio floreale qualche margine d’interpretazione personale, spingendo (ma con senso della misura) sul pedale delle agrumature (tiglio), fino ad attingere, nel finale d’olfazione temi propriamente citrici. Si va al sorseggio: baldanzoso, agile, grazie alla corporatura asciutta; e diretto verso una conclusione di dosata matrice amaricante (25 le Ibu), dopo aver superato un giro di boa segnato da consapevoli assottigliamenti aciduli. Teutonic Session, da 4.7 gradi appena.

Opera Prima del birrificio Contromano

Fermentazione: bassa
Stile: European Pale Lager
Gradi Alcolici: 4.7% vol.
Colore: dorato
Bicchiere: calice a chiudere
Temperatura di servizio: 6-8 °C