Sarà che questa birra è dedicata a un gatto (bestiola verso il quale chi scrive nutre una predilezione profonda); sarà anche quello, che aumenta il tasso di simpatia verso il prodotto. Ma di base c’è che questa Old Ale merita, senza bisogno di spintarelle emotive (quantunque confessate), di essere considerata uno dei più armoniosi esempi del genere. E’ l’etichetta “di bandiera” della Robinsons Brewery, longevo marchio inglese di Stockport, nel Cheshire; ed è, come accennato, una sorta di testamento d’affetto (stando a quanto riportato sul sito del produttore) verso il gatto Tom, che abitava i locali del birrificio e vi finì i suoi giorni. Una leggenda iniziata nel 1899 quando il micio, il cui musetto rotondo fa bella mostra di sé sul colletto della bottiglia, si crogiolava al sole, mentre il brewmaster lo avrebbe ritratto regalandogli l’immortalità.
Ma veniamo alle note d’assaggio. La birra, di color bruno scuro, piuttosto fitto, sfoggia una fine schiuma beige, discretamente copiosa e persistente. Ebbene, a questo look, decisamente accattivante, fa seguito una personalità organolettica che non tradisce le attese suscitate. E allora: il naso è intessuto di aromi intensi (caramello tostato, mandorla, fichi e una punta asprigna da uvetta, il tutto attraversato da sentori ossidativi e da una diffusa percezione di liquirizia); il percorso gustativo, poi, risulta coerente fin dall’assetto olfattivo, progredendo verso un finale vinoso e liquoroso che guarda alle evocazioni di un Porto, anche qui con una squillante nota acidula, peraltro in sobrio bilanciamento con i contributi del luppolo. Il corpo è pieno ma non pesante; da bene piano: e con prudenza.
Old Tom di Robinsons Brewery
Fermentazione: Alta
Stile: Old Ale
Colore: Bruno
Gradi Alcolici: 8.5% vol.
Bicchiere: Balloon
Servizio: 10-12°C
