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Nasce l’Associazione Italiana Luppolo

L’interesse, dilagante anche in Italia, per l’ingrediente aromatico più importante nella preparazione della birra, diventa esperienza di aggregazione collettiva: con un sito web dedicato e i relativi profili “social” Facebook e Twitter, ecco l’Associazione Italiana Luppolo. Un soggetto di carattere no profit che si propone come “luogo, reale e virtuale, dove incontrarsi, scambiare conoscenze, proporre e programmare nuove ricerche su questa affascinante pianta”. Prendendo atto di come gli appassionati che si dedicano alla sua coltivazione, per lo più amatoriale, siano ormai numerosi e disseminati in ogni angolo della Penisola; e di come, tuttavia, i percorsi in via di svolgimento abbiano il limite, ancora, di essere in gran parte non connessi tra loro (e dunque non in grado di mettere in comune informazioni, per una crescita collettiva), l’associazione si prefigge l’intento di contribuire a colmare questa lacuna. “Condivisione deve essere la parola d’ordine”, si legge sul portale web che vuol essere un contenitore di dati e nozioni a cui possa accedere chiunque si avvicini alla coltivazione del prezioso rampicante. Altro obiettivo, promuovere  studi, ricerche sul campo e iniziative legislative cosi da mettere a disposizione una continua e aggiornata fonte di notizie: approfondendo ad esempio i temi delle nuove tecniche colturali o di difesa; dell’attitudine delle varie aree dello Stivale a quella o all’altra varietà; fino al progetto di un censimento di quelle autoctone: prospettando magari un autonomo “way of hopping”, così come è accaduto negli Stati Uniti. Che dire? Se son… coni, fioriranno!