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Moscata del birrificio Birranova

Moscata label e1424960901396Meritatamente accolto tra le firme produttive di spicco nel movimento artigianale italiano, Donato Di Palma – fondatore, mente e braccia del marchio Birranova, a Triggianello di Conversano (in provincia di Bari) – ha avuto una delle sue maggiori soddisfazioni recenti grazie alla Moscata, cingolato pesante (ma solo per i 10 gradi) di non immediata collocazione stilistica (secondo noi è un Barleywine), a contaminazione enologica. Etichetta prettamente stagionale (viene preparata in concomitanza con la notte di San Martino, ogni 11 novembre), il suo nome indica esplicitamente l’ingrediente peculiare, ovvero uve della varietà Moscato di Trani. Il procedimento ne prevede l’uso, di vinacce per l’esattezza, come quota parte del totale di materiale fermentabile: e l’alchimia che scaturisce dall’incontro con il mosto di malto proietta i risultati in quella costellazione delle “ricette di confine vino-birrarie” della quale iniziano a questo punto a far parte davvero molte creazioni di altrettanti brewers del Belpaese.

 

Bella e seducente, nel suo abito da sera luminosamente dorato, regala schiume non cementizie per durata, inducendo ad avvicinare lesti il naso al calice, per non perdere alcunché dello scrigno aromatico promesso dal progetto. Gli aromi sono quelli che ti aspetti: salvia dolce, pigiato di acini maturi, pera ugualmente matura e poi sentori di albicocca disidratata, cera, miele. Sorprendentemente snella la beva: zuccherina e sottilmente acidula, fa sentire la stazza etilica giusto per la termicità, assottigliandosi in un finale asciutto e teso. Gran bicchiere!

Moscata del birrificio Birranova

Fermentazione: Alta
Stile: Barleywine al mosto d’uva
Colore: Dorata
Gradi alcolici: 10%
Bicchiere:Baloon
Servizio: 10-12 °C

 

6 Commenti

  1. La birra di Donato Di Palma che più è assimilabile ad un Barleywine è la Tensione Evolutiva. Questa di sicuro non lo è.

  2. Grazie dell’intervento e del contributo, Michele. Barleywine: si tratta, da parte nostra, di una collocazione “intrepretativa” (anche a costo di consapevoli forzature) di un prodotto al quale stanno strette le categorie tradizionali. Il punto di partenza, nelle intenzioni, della possibile proposta di una “via italiana al Barleywine”, imperniata sulla vocazione ossidativa e maderizzante del contenuto alcolico tutto peculiare, cui contribuisce l’aggiunta del mosto di vino. Un azzardo anche provocatorio: è infatti lo è stato. Alla prossima!

  3. Non mi piacciono molto le definizioni “italian lager”, “italian saison”, “italian pale ale” e non vedo neanche di buon occhio la genesi di una interpretazione italica dello stile “barleywine”. Credo, più semplicemente, che la Moscata rientri nell’ampia e variegata categoria delle birre che strizzano l’occhio al mondo enologico e forse questa, in futuro, sarà la sola tipologia birraria per la quale si potrà parlare di “stile italiano”. Ma è ancora presto per dirlo. Ad ogni modo mi complimento per le tue schede degustative molto ben scritte ;)

  4. Grazie, Michele. Un piacere confrontarsi (anche da punti di vista diversi)
    con chi, come te, è incline a farlo in questo modo: sereno e gradevole.
    Buon tutto e salute!

  5. Ciao! ho preso una bottiglia ma voglio accompagnarla con qualcosa da mangiare.. con cosa si abbina meglio?

  6. Ciao, Marco. Provala con del formaggio di intensa sapidità (al di là della consistenza della pasta),
    ad esempio un erborinato; con dei dolcetti a base di pasta di mandorle; con della crostata di frutta fresca.
    E… buona sperimentazione :)