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Birra sempre più donna: al femminile la nuova pubblicità di Assobirra

Birra io t’adoro. È il titolo (e lo slogan-cardine) della nuova campagna pubblicitaria in corso di lancio da parte di Assobirra. Uno spot che, trent’anni dopo il mitico “…E sai cosa bevi” affidato a volto e voce di Renzo Arbore, spera di emularne il successo, assurgendo a gradevole (e indelebile) tormentone. La strategia di fondo dell’iniziativa? Articolata, è chiaro; ma con un elemento centrale: la caratterizzazione al femminile.

La vedremo infatti veicolata da donne e ad esse principalmente (rivolta). E il perché è spiegato dagli stessi promotori in poche e chiare parole. L’Italia – questa in sintesi l’argomentazione – vanta il primato europeo del numero di consumatrici (sul totale della popolazione rosa, il 60% dichiara di gradire la pinta) e insieme la maglia nera del consumo procapite (appena 14 litri l’anno).

birra adoroInsomma, abbiamo – insieme – un terreno fertile per far salire la quantità di bevuto; e margini di crescita dimensionali che sono vasti come praterie. Dunque sotto: è affidato “a Venere” il compito di trainare verso l’alto lo standard di litri (oggi come oggi 45 in 12 mesi: non molti) assunti anche dai maschietti. E l’evocazione della dea della bellezza non è casuale: perché l’offensiva promozionale – che toccherà stampa cartacea, cartellonistica, media on line (anche con un blog dedicato, birraiotadoro.it) e social networks – verterà con forza su temi come la sostenibilità nutrizionale e consumo responsabile.