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Milk Stout Nitro, Left Hand risponde alla Guinness

Left Hand, la famosa brewery statunitense, ha trovato la risposta, americana, al Floating Widget della Guinness (la pallina che trovate nelle lattine per intenderci), dichiarando senza mezzi termini “l’indipendenza dell’America dalle stout importate”. Dopo due anni e mezzo di lavoro, un sacco di soldi spesi (si parla di centinaia di migliaia di dollari) e con in testa l’obiettivo fermo di “riprendersi l’America una spillatura alla volta” Left Hand ha ufficializzato la produzione in bottiglia della Milk Stout Nitro, cioè della sua milk stout con azoto, presentata per la prima volta al Great American Beer Festival di quest’anno. Come si sa l’azoto aiuta a formare un cappello di schiuma nelle stout, non aumenta la carbonazione, come invece fa l’anidride carbonica, donando in questa maniera una sensazione vellutata in bocca. Altrettanto noto è che Guinness abbia trovato il modo, tramite il famoso widget appunto, di realizzare questo tipo di prodotto anche in lattina. Left Hand ha raggiunto lo stesso risultato senza ricorrere alla famosa pallina utilizzata dai concorrenti irlandesi.

Che l’investimento in tempo e denaro sia stato dettato dalla voglia di differenziarsi è chiaro anche nelle parole della brewery del Colorado che dice: “abbiamo scoperto che per le caratteristiche fisiche della nostra milk stout lo sviluppo di un widget nelle bottiglie sarebbe stato un inutile spreco di milioni di sterline… ops di dollari”. Una chiara frecciatina alla Guinness, ma non molto veritiera visto il tempo impiegato nella ricerca e i dollari spesi nella realizzazione di un progetto che interessa differenti fasi della produzione. Non solo ma anche la ricetta di questa stout è stata ideata al fine di ottenere questo sorprendente risultato. Secondo quanto pubblicato dalla birreria le fasi del processo di immissione dell’azoto coinvolgono in primis l’ideazione stessa della birra, cui seguono particolari procedimenti durante la fermentazione, la filtrazione e l’imbottigliamento. Quali siano questi particolari accorgimenti non è ovviamente dato di sapere. Anzi pare che non verrà nemmeno registrato il brevetto in modo da rendere totalmente segreto l’intero processo e alla precisa domanda su come introducano l’azoto la risposta è “stando molto attenti e con piccolissime pinzette.


La pinta perfetta si ottiene però solo al momento della mescita che deve essere fatta in un solo colpo, senza esitazioni e con il bicchiere dritto per ottenere il classico effetto cascata e il tanto agognato cappello di densa schiuma. Left Hand spiega che in questa maniera si libera l’azoto presente nella birra si ottiene un effetto analogo a quello del rompi flusso presente nelle spine delle stout a azoto. Per essere sicuri che tutti gli sforzi fatti non vengano vanificati proprio all’ultimo momento, oltre a inserire delle istruzioni grafiche ha introdotto un codice QR sulle bottigliette e sui six pack dove è possibile vedere con uno smartphone un video su come versare in maniera corretta la Milk Stout Nitro.