La Merangola del birrificio Magester
Marchio e progetto anche identitario e territoriale, Magester ha la propria base produttiva e operativa a Ferentillo, nel cuore della Valnerina ternana. E proprio da un’azienda agricola locale, La Drupa, arrivano le merangole (o melangole) da cui deriva il nome della birra che ha voluto includerle in ricetta. Di cosa si tratta? Di agrumi, un’antica varietà della zona, oggi considerata rara e di solito applicata alla preparazione di specialità alimentari come confetture o liquori. Qui è assunta a guest star nel processo di brassaggio di una Bière Blanche, accanto alle materie prima canoniche della tipologia: malto d’orzo, frumento, altre spezie e luppolo (quanto ne basta).
Se ne ricava un bicchiere dal colore dorato chiaro, dalla trama velata e dalla schiuma discreta; il cui profumo parla linguaggi prettamente estivi: pera e banana appena mature, peonia e tiglio, chiodo di garofano e variegate suggestioni citrus fruits (cedro, ad esempio). Conclusa l’olfazione, ecco il sorseggio: agile, facile, volutamente fruibile (4.7 la gradazione); garbato anche nelle scelte di rinunciare a esprimere una lunghezza di corsa proprio chilometrica e di strizzare l’occhiolino alle tendenze correnti, con una puntina di amaricante in chiusura.
La Merangola del birrificio Magester
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Bière Blanche
Colore: dorato
Gradi alcolici: 4,7% vol.
Bicchiere: tumbler
Servizio: 7-9 °C