È quasi fisiologico, qualsiasi record di uno diventa in automatico l’obiettivo di tanti, siano questi mossi da spirito di emulazione, da più o meno condivisibili strategie di marketing o anche dalla semplice voglia di spingersi sempre oltre, per divertimento o anche solo per vedere “l’effetto che fa”, come canterebbe Jannacci. All’ormai dilagante “corsa all’alcol” di ambito birrario si è così da poco aggiunta una new entry che ha ulteriormente spostato l’asticella verso l’alto, assestandola sul 67,5 alla voce gradazione alcolica. La notizia arriva dalla Scozia dove il birrificio Brewmeister, non contento del precedente primato – ottenuto con i 65% della sua Armageddon, che solo pochi mesi fa aveva scalzato dai gradini più alti di questo particolare podio etilico due autentici specialisti della materia: i tedeschi di Schorschbräu e gli scozzesi di BrewDog – ha lanciato la Snake Venom (il “veleno del serpente”, nome che è tutto un programma..), birra in stile barley wine con utilizzo in parte di malti affumicati e lieviti – anche – da Champagne.
Per chi volesse provare questa “bomba” il problema, già materializzatosi al cospetto di altre birre così forzatamente strong, è quello di un prezzo non proprio popolare: per soddisfare la curiosità occorre infatti sborsare ben 80 dollari per una bottiglia da 275 ml, a meno che non riusciate a convincere qualche amico a farvi un regalo. In attesa del prossimo contro sorpasso, e con occhio attento alla linea (una bottiglia Snake Venom lascia in eredità al fisico del bevitore qualcosa come 2.025 calorie..), ecco la “classifica” aggiornata:
1) Brewmeister Snake Venom (67,5% vol)
2) Brewmeister Armageddon (65% vol)
3) Schorschbräu Schorschbock (57.7% vol)
4) BrewDog The End Of History (55% vol)
5) Schorschbräu Schorschbock (43% vol)
6) BrewDog Sink the Bismarck (41% vol)
7) Schorschbrau Schorschbock (40% vol)
8) Struise Black Damnation VI – Messy (39% vol)
9) Revelation Cat Freeze the Penguin (35% vol)
10) BrewDog Tactical Nuclear Penguin (32% vol)
