Keller Pils del birrificio Lost and Grounded
Viene dal cuore dell’Inghilterra (per l’esattezza da Bristol, sulla costa occidentale, tra Galles e Cornovaglia) una tra le interpretazioni più interessanti, al di fuori dei suoi confini natali, di un canovaccio stilistico che è tra i simboli delle tradizioni birrarie tedesche, franconi in particolare. L’autore della performance è il marchio Lost and Grounded, mentre il nome d’arte del prodotto in questione, coincidente con il profilo tipologico di riferimento, è Keller Pils. Insomma una Pils con le rusticità delle Keller; o una Keller con l’incisività amaricante di una Pils. Fate voi; tanto, cambiando l’angolazione interpretativa, il risultato rimane lo stesso: quello di una bevuta la cui esperienza è tanto fluida quanto gradevole, figlia di indicazioni procedurali che prescrivono malto Pils in ammostamento; gettate di Magnum, Perle, Hallertauer Mittelfruh in luppolatura.
Una bevuta introdotta da un look dorato pieno, di trama velata e di schiume considerevoli; preparata da un naso in linea con i canoni di genere (panificato chiaro, correnti erbacee, fiori di campo, un tocco di papavero, di mineralità e di mielature da camomilla); sviluppata in scioltezza, nell’approdo palatale, in virtù delle agilità di un corpo leggero (sia in tessitura, sia in alcol, con la lancetta inchiodata al 4.8%), attraverso le fasi di un imbocco morbido, di un centro corsa snello (e già amaricato), di una chiusura asciutta e ancor più segnata dall’accelerazione della parabola bitter in ascesa (in tutto 34 le Ibu).
Keller Pils del birrificio Lost and Grounded
Nazione: Inghilterra
Fermentazione: bassa
Stile: Pilsner
Colore: paglierino
Gradi alcolici: 4.8% vol.
Temperatura di servizio: 6-8 °C
Bicchiere consigliato: calice a chiudere