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Costanza del birrificio Flea

costanza etichetta terNell’ambizioso progetto Flea – fabbisogno energetico soddisfatto in toto da installazioni fotovoltaiche di proprietà; e autoproduzione applicata anche sul fronte dei cereali di base – alla Costanza è affidato il ruolo di coprire la casella delle Blond Ale, con un’inclinazione belga, nel caso, alquanto chiara. Lo staff dell’impianto di Gualdo Tadino – Matteo Minelli il titolare, Rolando Della Sera plenipotenziario delle sale cottura – dedica quest’etichetta a un nome ricorrente in quella fase delle vicende medievali europee e italiane che ruotano attorno alla figura di Federico II di Svevia e che ispirano tutta la gamma del marchio umbro. Il nome in questione è appunto Costanza: come la D’Altavilla che fu madre dell’imperatore; e come la D’Aragona che gli fu prima moglie.

La birra si presenta con argomenti estetici interessanti: bel colore dorato carico, velatura dosata e uniforme, schiuma decisamente ampia, non resistentissima. Diligente anche il naso: fra temi di caramello, miele e biscotto (tutti in versione chiara), frutta a pasta bianca matura (banana in specie) e uno spicchio speziato sostanzialmente assorbito dal chiodo di garofano che tende ad allargare i propri spazi con una certa irruenza. Al sorseggio, ad un pimpante esordio di abboccata rotondità, segue un “lato B” in cui l’entrata in scena delle percezioni amaricanti del luppolo risulta a tratti discontinuo, preludendo a un retronasale che sconta momenti di rustica secchezza. Non manca, questo è certo, la dote della moderazione: in alcol, il saldo è 5,2 gradi appena.

Costanza bottigliaCostanza del birrificio Flea

 

Fermentazione: Alta
Stile: Belgian Blond Ale
Colore: Dorato
Gradi Alcolici: 5.2% vol.
Bicchiere: Calice a chiudere
Servizio: 9-10°C