Messico, viva la cerveza artesana!
Piccoli brassatori di tutto il mondo, unitevi! Se in Italia il rapporto tra la galassia dei “micro” e i grandi marchi industriali sta nei termini di una concorrenza difficile (soprattutto per le “small sizes”), ebbene, in altri angoli del pianeta, si è al cospetto di uno scenario di competizione ben più aspro. Di recente, il segnale di riscossa dei Davide locali sta risuonando con forza in Messico: tanto che magari, superati gli ostacoli sul fronte interno, può essere plausibile aspettarsi lo sbarco anche in Italia di marchi craft dalla terra di Montezuma.
Qui – in un contesto da 8,6 miliardi di litri l’anno, con consumi procapite di 60 – il “renacimiento” birrario artigianale, in lotta contro il duopolio composto da Cuauhtemoc-Moctezuma (orbita Heineken) e Grupo Modelo (titolare della Corona, fra le altre etichette, e appartenente al colosso InBev), è animato da nomi come Minerva (di Guadalajara, considerato il lìder di questa insurrezione), La Blanca, Cerveceria Revolucion e Perro Negro (sempre a Guadalajara), Insurgente (Tijuana), Libertadores (Michoacan) e la Baja Brewing Company (Los Cabos). Birre di qualità che stanno facendo parlare di sé, risvegliando il gusto dei tanti messicani appassionati di cerveza.