Birre al debutto per Tiny Rebel, BrewDog, Birrificio degli Archi e Birra Stavio
Raffica di nuove birre in arrivo, sull’asse tra Regno Unito e Italia. Cominciamo da oltremanica: per la precisione dalle officine sempre all’opera di Tiny Rebel, a Newport (Galles); che per l’estate lanciano una bassa gradazione (4.5%) alla segale, l’ambrata Ryu. L’etichetta esordiente si qualifica come UK Rye Ale e si caratterizza per le note biscottate del malto, amalgamate a quelle agrumate (pompelmo) e fruttato-tropicale (mango, passion fruit) del luppolo Jester, britannico di nuova generazione. Restando nelle terre di Sua Maestà, ma trasferendoci in Scozia, a Ellon, il vulcano di BrewDog proietta sul mercato – tra l’altro – una bomba assai poco estiva: la Dog D, produzione celebrativa (per l’ottavo compleanno del marchio nordeuropeo), consistente in una Imperial Stout da 16,1 gradi, brassata con caffé, cacao e peperoncino Naga, per poi essere elevata in legno. Da provare… leggendo attentamente le avvertenze e le modalità d’uso!
Passiamo adesso in Italia, dove prosegue e, anzi, s’intensifica la collaborazione tra due realtà della Costa Ovest: il Birrificio degli Archi (di Viareggio) e Birra Stavio (di Roma). In rampa di lancio addirittura due debuttanti, ancora una volta (come successo per la precorritrice Hop Rat, che ha aperto il lavoro a quattro mani tra Michele Menchini e Marco Meneghin), caratterizzate dalla comune ispirazione alla figura e all’opera artistica di Frank Zappa. Ma procediamo con ordine. La prima new entry è la Dog Breath (omonima appunto di un noto brano del grande chitarrista): si tratta di una Saison da 5.8 gradi, contrassegnata dall’impiego di una miscela multicereale: malto d’orzo (Pils e Pale), d’avena, di frumento e di segale. Chiara e vibrante, regala note familiari legate agli aromi fermentativi e a quelli dei luppoli, tutti di estrazione continentale (Tettnanger in prevalenza).
Accanto a lei, scende poi in campo la Black Läther (nickname la cui seconda metà riprende stavolta il titolo di un album del musicista americano). E’ una Oatmeal Stout che di avena ne ha tanta (sul 12%) e che poi dispiega malti Pale, Black, Chocolate più (un pizzico) di Roasted, per condire infine il tutto con un’insolita luppolatura a abase di Huell Melon. Una scura leggera (3.8 i gradi) e morbida alla quale (oltre alle basi di caffé, cacao, liquirizia e caramello scuro) non mancano le dolci note fruttate dei coni tedeschi utilizzati.