Birra Olmo diventa birrificio e fa CRAK!
Birra Olmo diventa, metaforicamente, maggiorenne e, come talvolta accade ad alcuni che, nel lasciare l’adolescenza, si avvalgano dell’acquisito diritto a cambiare nome, così, allo stesso modo, la ciurma anarco-artigianale (così si dichiarano loro stessi, sul proprio sito) di San Giorgio delle Pertiche (Padova), sceglie di abbandonare il marchio che ne ha accompagnato il debutto, nel 2012, a favore di un nuovo brand. E tanto per non venir meno al gusto di stupire provocando, si firmeranno, da gennaio in avanti, con un acronimo: Cr/Ak; il quale ovviamente non ha niente a che fare con la quasi omonima sostanza stupefacente, ma che sta a significare l’espressione Creative Revolution-Alternative Knowledge. Quale la “rivoluzione” del caso? La più semplice, la più significativa: l’affrancamento dalla condizione di beer firm e l’approdo allo status di microbrewery, alla produzione cioè in un impianto di cui si è titolari, di cui si conoscono caratteristiche e modalità di funzionamento, grazie al quale si può conseguire un’effettiva costanza nella caratterizzazione e nell’esecuzione delle ricette.
“Padroni del nostro destino” è la parola d’ordine, il manifesto d’intenti, con il quale il team veneto si lancia in quest’avventura; annunciando un cambiamento integrale, che oltre al nome, interessa tutte le altre voci principali: le ricette stesse, in primis, chiamate a essere ogni giorno migliori; e poi le grafiche, destinate a riuscire più semplici e pulite, onde esaltare il contenuto. Già fissata la data per la festa d’inaugurazione del nuovo birrificio: sarà il 21 marzo, per celebrare il simbolico “crak” di rottura col passato ed entrare nel futuro.