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Beer news da Cantillon, Green Flash, Stone e altri

Oltre le lattine: il PET. Nei giorni scorsi The Olde Mecklenburg Brewery ha annunciato che confezionerà le proprie birre in bottiglie di PET. Già largamente usato nella produzione di fusti usa e getta il pet non ha mai riscosso grande popolarità per il confezionamento nei confronti del pubblico, se non per alcuni marchi industriali.

Quest’anno ci sarà poca Saint Lamvinus. Cantillon ha annunciato tramite la sua pagina facebook che quest’anno la produzione di Saint Lamvinus sarà circa il 25% di quella dell’anno scorso a causa della pessima annata di produzione delle uve Merlot usate nella birra.



Green Flash è stata ufficialmente venduta. Il birrificio di San Diego è infatti diventata proprietà di un gruppo di imprenditori che hanno annunciato il ritorno alla sola sede californiana dopo la chiusura dell’unità produttiva in Virginia e della bottaia a Poway. Contemporaneamente sono state completate le operazioni per il passaggio da una distribuzione nazionale ad una regionale. L’obiettivo della nuova proprietà e ricominciare da San Diego e dall’area del Sud Ovest con una nuova e più solida struttura finanziaria.

Stone VS Miller-Coors, secondo round. Non si placa la polemica tra Stone Brewing e Miller-Coors. Alle accuse di uso scorretto uso del marchio Stone rivolte dal birrificio craft californiano al gigante americano, colpevole di aver impiegato volutamente il nome per una propria etichetta, arriva una replica di 82 pagine da Miller Coors che Greg Koch non esita a definire un “lavoro di fantascienza”. Non si abbassano dunque i toni e la vicenda sembra destinata a finire davanti a un giudice.

Birra e arte. Il mondo brassicolo negli USA sembra non conoscere limiti per quanto riguarda le collaborazioni, recentemente si sono registrate addirittura due collaboration tra un birrificio craft e un partner piuttosto singolare: un museo! In particolare parliamo della You Are Here, una serie composta da quattro NEIPA realizzata da Fullsteam in collaborazione con il North Carolina Museum of Art, e della Terracotta Army, realizzata da Listerman in collaborazioni con il Cincinnati Art Museum per celebrare la mostra dei soldati cinesi di terracotta iniziata il 21 aprile.

Si chiama ML IPA, ed è la prima birra prodotta da una intelligenza artificiale. La collaborazione tra Champion Brewing e Metis Machine ha dato vita alla prima birra prodotta usando la data science e il machine learning. “Noi abbiamo fornito i parametri secondo i quali vengono giudicate le IPA al Great American Beer Festival, li abbiamo incrociato con quelli delle dieci IPA più vendute a livello nazionale e con le 10 meno vendute a livello locale e alla fine Metis è arrivata con i risultati” ha detto Hunter Smith, proprietario di Champion. “Quello che volevamo dimostrare è come l’intelligenza artificiale, che spesso è vista come minacciosa, possa prestarsi ai più svariati campi, come appunto quello della birra” ha detto Tyler Hutcherson di Metis Machine, “anche se un algoritmo di per sé non riuscirà mai a sostituire la creatività e il duro lavoro che servono per ideare e brassare una birra”.