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Beatrice, Virgilio, Caronte: la triplice dedica a Dante del birrificio rurale

 

Nell’anno delle celebrazioni in onore di Dante (il 14 settembre ricorrendo i 700 anni dalla sua morte), uno speciale omaggio alla figura del poeta arriva da parte del il Birrificio Rurale. Il marchio lombardo (con sede a Desio, nella provincia di Monza e Brianza) lancia – per l’occasione – una serie speciale di tre etichette; in particolare tre declinazioni di American Ipa, battezzate, ciascuna, con il nome di un personaggio emblematico rispetto alla vita e all’opera dell’Alighieri: la Session Beatrice, la Aipa Virgilio e la Imperial Caronte. Ecco il racconto delle tre lattine, che presentano la particolarità di essere unibili anche graficamente, sovrapponendo le lattine, a creare un disegno unico.

Beatrice. Il colore è un paglierino leggermente scarico, dalla trama visiva pulita, bordato da schiuma bianca. Il naso intreccia trame fruttate (maracuja, pesca, melone, uva spina, cocco), floreali (iris, cotone, tiglio) e agrumate (pompelmo lime). La bocca trova una sorsata snella in avvio e secca in chiusura, dotata di bollicina viva e di corporatura leggera: doti che sottolineano la venatura amaricante, in lieve esuberanza tannica sul finale. Equilibri delicati ma garantiti! (4.3 gradi)

Virgilio. La temperatura cromatica sale a un dorato pieno, la grana ottica si fa leggermente velata, il coronamento di schiuma è ancora bianco e sottile. Il ventaglio olfattivo affianca panificazioni (pasta frolla), temi fruttati di timbro maturo maturi (ananas, mango, cocco), sensazioni floreali (iris, zagara) e agrumate (pompelmo, kumquat). La bevuta parte rotonda e chiude asciutta, procedendo agile (con la sua corporatura medio-leggera e la sua carbonazione reattiva) nel bilanciare le proprie morbidezze (compreso un garbato calore alcolico) e le proprie energie amaricanti, perentorie quanto sorvegliate. Vigorosa e insieme controllata. (6.6 gradi) 

Caronte. Il colore è di nuovo dorato, ma di tenore carico, l’aspetto leggermente velato, la schiuma (fine) di tonalità bianca. La piattaforma odorosa – palpabile – propone note di pasta frolla innervate da un pelo di caramello, poi ancora frutta estiva matura (mango, papaya) e sotto spirito (pesca), florealità mediterranee (glicine, zagara) e un fresco colpo d’ala agrumato (pompelmo, kumquat). Insidiosa, la sorsata entra in scena con un avvio abboccato per farsi poi snella e infine asciutta; rivelandosi capace di sostenere (con la sua fibra di spessore medio-leggero) il duplice peso specifico delle termicità alcoliche e delle correnti amaricanti (avvertibili in bel bilanciamento reciproco). Ordigno mimetizzato. (8 gradi)