NewsSapevate che

Babylone, la birra anti-spreco fatta con pane invenduto

Archeologia brassicola eBabylone sostenibilità: a Bruxelles il Coordinamento giovani imprenditori ha prodotto una birra utilizzando gli stock di pane invenduto nei supermercati. Il suo nome è Babylone, ha 7 gradi alcolici e vuol evocare le origini stesse della bevanda: che in Mesopotamia si produceva proprio fermentando pani di cereali. Un’esperienza concreta di riciclo intelligente per contenere lo spreco alimentare; un’operazione con cui si trasforma in risorsa ciò che, altrimenti, scade al ruolo di scarto.

E se il risultato piacerà, è praticamente sicuro che ci sarà un seguito: altre centinaia di chili di pagnotte diventeranno calici e pinte; anzi, l’orizzonte del progetto prevede già la possibile apertura di un impianto di microproduzione. Peraltro – ulteriore valore aggiunto – le prime cotte hanno avuto luogo coinvolgendo nel lavoro persone socialmente vulnerabili, che si sono occupate di ricevere sfilatini giacenti e baguette avanzate, per poi farne farina da ammostamento. Con mezza tonnellata di michette si producono 4.000 litri di birra anti-spreco alimentare; con una fetta e mezza di toscano se ne riempie una bottiglia. “E’ occorso un anno di studi – spiega Antoine Dubois, ex ricercatore dell’Università di Lovanio e oggi responsabile ricerca e sviluppo del Brussels Beer Project – per mettere a punto la procedura”.