Arriva Abiura, la nuova nata in casa Brùton dedicata a Galileo
Che le guerre di campanile non attacchino granché sul terreno della birra artigianale è un dato di fatto. E trova conferma, una volta di più, nella novità lanciata in queste ore da casa Brùton: la gamma del marchio di Ponte a Moriano (alle porte di Lucca) si arricchisce di un’ulteriore etichetta, la Abiura, dedicata a un personaggio-simbolo della storia culturale della vicina Pisa, lo scienziato Galileo Galilei. L’ufficiale “debutto in società” dell’etichetta esordiente è fissato per il prossimo fine settimana, nell’ambito della rassegna Fermentazioni; intanto, però, lo staff del birrificio rende noto l’identikit della sua ultima “fatica”.
Si tratta di una saison belga, senza speziature o aromatizzazioni, dal carattere secco (gusto pulito, beva facile) e dai profumi di pane e frutta a pasta gialla, arricchiti da venature agrumate e floreali apportate da una giudiziosa luppolatura. In cifre, 6.5 i gradi alcolici, appena 18 le unità d’amaro e 10 quelli cromatici sulla scala Ebc. Quanto all’intitolazione, è un omaggio, come detto, alla figura di Galileo, nel 450° anniversario della nascita: di quello che è considerato il padre della scienza moderna, il Brùton intende celebrare la grandezza in modo provocatorio, ricordandolo – si legge in una nota stampa – nel momento più basso della sua parabola, ovvero quando fu costretto appunto ad abiurare le proprie tesi. Nonostante ciò, i tempi erano tuttavia ormai maturi e il cambiamento in atto inarrestabile: una rivoluzione, quella, a tratti simile a quanto avvenuto nel mondo birrario, in cui il prodotto artigianale ha ribaltato lo scenario, sovvertendo dogmi e certezze.