Golden Age della Compagnia Brassicola Zerottanta
Nella discussione attorno alle beer-firm, la Compagnia Brassicola Zerottanta ha quantomeno un merito: quello d’inserirvisi con sincerità e autoironia (qualità abbastanza rare e assai apprezzabili). Nel senso che questo marchio pugliese si dichiara “itinerante” senza reticenze e con tutta onestà: tanto da chiamarsi appunto “Compagnia Brassicola” e non “birrificio” (perché uno di proprietà non c’è, ancora); tanto da scegliere, come elemento caratterizzante del proprio nome, quello “Zerottanta” (080) che è il prefisso teleselettivo di Bari e distretto: a significare che le cotte si fanno appoggiandosi a impianti diversi, comunque all’interno di quell’area territoriale. Nata nel 2013, questa allegra combriccola, si propone al pubblico con temi, stilemi iconografici e “nicknames” tutti ispirati al western americano.
Tra le etichette attualmente in gamma, quella considerabile “di base” è forse la “Golden Age”, così battezzata, per gusto di sciarada, volendo evocare lo stile di riferimento (Golden Ale) ma facendolo emergere “in filigrana”, attraverso la citazione di una delle epopee più popolari dell’Ottocento americano: l’età dell’oro, appunto “Golden Age”. La birra – coi suoi 4.7 gradi alcolici e un morigeratissimo carico di alfa acidi corrispondente a 16 Ibu – scende nel bicchiere fluida e scorrevole, dilatando le proprie liquidità biondeggianti in una più che discreta calotta di schiuma. Freschi i profumi: erbe di campo, frutta bianca matura (melone giallo), agrumi (pompelmo); e ariosa anche la sorsata, sempre agile e coesa, senza smagliature, capace di tracciare un iter ben bilanciato tra gli avvii maltati e l’annunciato finale amaricante. Semplice, antivelleitaria, da bere.
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Golden Age della Compagnia Brassicola Zerottanta (BA)
Fermentazione: alta
Stile: Golden Ale
Colore: dorato
Gradi alcolici: 4.7°
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 6-8°