Anche in Palestina sbuffa il vapore di un impianto di produzione per birra artigianale. E’ quello della Taybeh Brewing Company, primo marchio brassicolo di questa martoriata terra (una Nazione senza Stato, ancora), fondato nel 1994 a Ramallah, e tuttora guidato, da Nadim Khoury, piccolo imprenditore appartenente a una famiglia emigrata in America dopo la Guerra dei sei Giorni, instradatosi sulla via dell’homebrewing a Boston (dove ha vissuto fino agli anni dell’Università) e poi tornato a casa a metà anni Novanta, quando la firma degli accordi di Oslo avevano dato la speranza di poter arrivare davvero a un assetto stabile e pacificato della regione.
L’avvio fu avventuroso, operato al 100 per cento in proprio, con fondi autoreperiti; un momento di crisi traumatica è stato la seconda Intifada, con l’inasprimento dell’occupazione da parte di Gerusalemme e (dall’altro lato) una radicalizzazione ideologica in territorio musulmano che ha colpito drasticamente il commercio di alcolici. Ma l’azienda ha resistito e, dal 2005, ha ritrovato vigore, anche grazie a iniziative come l’organizzazione della Oktoberfest di Taybeh, appuntamento che, negli anni, ha calamitato migliaia di turisti, assumendo un posto significativo nel calendario degli eventi di rilievo in Palestina. E la craft beer di Khoury, funziona, nonostante le difficoltà di un lavoro in regime di controllo esterno: l’acqua disponibile solo nel fine settimana; gli ostacoli nell’accesso alle materie prime e delle attrezzature (malto da Francia e Belgio, luppolo da Repubblica Ceca e Germania, macchinari dall’Italia), che sono obbligate a superare controlli di frontiera da situazione di guerra latente); l’odissea (burocratica, logistica e finanziaria) da affrontare quando si parta di export. Eppure la Taybeh esporta: se il 60% resta in Cisgiordania e il 30% va in Israele, il restante 10% viaggia verso Giappone e alcuni paesi europei, tra cui Svezia, Italia e Germania. Anche la birra, insomma, è un piccolo grande faro di speranza, da queste parti, per un futuro migliore.