Wild Boar del birrificio Buxton
Inflazionata quanto volete, all’inverosimile persino. Eppure, un’American Ipa, quando ben fatta, sa emozionare eccome! Probabilmente proprio anche perché il senso dell’equilibrio e dell’armonia, nel perimetro stilistico di cui si parla, sono merce discretamente rara. E quando se ne incontra un’espressione di tale nitidezza, si attiva in automatico un sorriso di compiacimento; con quel brividino interiore per le cose buone che dà all’assaggio un impagabile valore aggiunto. Ecco, Wild Boar – etichetta (giustamente) tra le più quotate nel rating nel novero di quelle firmata da Buxton (Derbyshire, Inghilterra) – è tutto questo; e in una bevuta in sé molto fluida, agevole, di estrema facilità. Il colore è tra un paglierino carico e un dorato lieve, attraversato da velature fini; la schiuma è compatta, paffuta, e gli aromi che se ne liberano, contestualmente al suo progressivo sciogliersi, dipingono le tinteggiature tipiche della tipologia. Molta frutta (mango, pesca, un pizzico di passiflora); agrumi a scorza gialla (lime, pompelmo); resine boschive e fiori bianchi; un sostrato riguardosissimo di miele chiaro. Trame reciprocamente ben integrate, che tornano nella corsa lungo le superfici del palato, disegnata seguendo una parabola di minuziosa fluidità (anche grazie a i 5.7 gradi alcolici) nel volgere dall’imbocco succoso al finale amaricante. Un percorso conclusivo che si esplicita con eleganza, e ciò pur non rinunciando a elevare un acuto imperioso; rivendicando, senza diplomazie timorose, la scelta di campo di questa birra. Il lato dry & bitter della forza.
Wild Boar del birrificio Buxton
Fermentazione: Alta
Stile: American Ipa
Colore: Dorato
Gradi Alcolici: 5.7% vol.
Bicchiere: Pinta Americana
Servizio: 8-10°C