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Vitello agli agrumi? Su misura per una American Amber Ale

vitello agrumiUna ricetta che coniuga sostanza e leggerezza, requisito che rende la ricetta idonea anche per l’estate. Rinunciando a esporre le specifiche della realizzazione del vitello agli agrumi, ci limitiamo a dire che si tratta, in sintesi, della cottura, in padella (con l’ausilio di burro, pepe, sale, salvia e aglio), di bocconi di bovino (precedentemente passati in una ciotola di farina aromatizzata con scorza d’arancia grattugiata), ai quali, in corso d’opera, si aggiunge succo di pompelmi giallo e rosa. Agrumi le cui porzioni residue sono poi destinate a guarnire la pietanza, incrementandone l’inclinazione citrus fruit.

Ecco, questo è il vero cromosoma fondante nel genoma organolettico della preparazione: un nucleo di acidità, di aromaticità e di amaricante, che consiglia già di per sé lo stare leggeri con il cloruro di sodio (onde evitare conflitti con la bitterness degli stessi agrumi); e che, per lo stesso motivo, privilegerà invece le componenti più dolci e morbide dell’intera batteria degli ingredienti (dai grassi alla farina: quest’ultima da poter scegliere anche in versione mais, per chi abbia problemi col glutine). Il profilo risultante – tenuto conto anche della sua rilevante stoffa proteica e, in seconda battuta lipidica – cercherà istintivamente nel bicchiere temi corrispondenti, in senso sia dimensionale (una struttura all’altezza del morso), sia qualitativo, ovvero dolcezza in senso lato, destrine e caramellature, e una bilanciante proporzione di sensazioni amare, oltre ad una architettura odorosa legata alle agrumature.

rogue apa

Ma sì, l’identikit stavolta reca quasi in sovrimpressione la didascalia dello stile ricercato: American Amber Ales. Una tipologia di cui – tra le molte possibili – suggeriamo – queste quattro referenze: le italiane Spring (firmata da Hammer e Reset di Rurale; le statunitensi American Amber Ale di Rogue e Boont di Anderson Valley.