Suruga Bay del birrificio Baird Beer
La passione per la birra come elemento di un rapporto coniugale e, da lì, come avventura professionale. E’ la formula di Baird Brewing, impresa familiare nata nel 2000 a Numazu, in Giappone, dall’iniziativa di Bryan and Sayuri Baird, titolari nonché (appunto) marito e moglie. Un tandem di entusiasti, senza ombra di dubbio, che trasferiscono nei loro prodotti un contenuto di tangibile, ruspante artigianalità. Sostenuti da quotazioni lusinghiere nelle classifiche di gradimento internazionali, firmano una gamma vastissima di etichette; dalla quale preleviamo qui una (delle loro diverse) Imperial Ipa, la Suruga Bay: siluro balsamico da 8,5 gradi alcolici e da ben 90 Ibu, affiancati da un arsenale olfattivo da guerra in stile Ufo Robot.
A monte, un progetto imperniato su due concetti sensoriali (secchezza ficcante + aromaticità tambureggiante) e su tre, coerenti a tali obiettivi, cardini procedurali: alta attenuazione (siamo sull’85%); dry hopping poderoso (in due riprese, entro altrettanti maturatori diversi); carbonazione vivace, con condizionamento in bottiglia mediante aggiunta di mosto estratto dalla fermentazione primari (sorta di krausening in vitro). Il tutto poggiante su una base di cereali che include roasted barley, accanto a malti Pils, Pale, Caramel e di segale. Ma veniamo alle conclusioni. Il colore è ambrato e deciso; nell’assaggio preciso di cui qui si tratta, sopra le righe la velatura. La Suruga, però, si rifà in olfazione: resine (un bel po’), agrumi (arancia amara, pompelmo) e tanta frutta (albicocca, papaia, mango, litchi). La bocca – poi – è piena, calda e dinamica insieme, la bevuta pericolosamente corsaiola; e culminante, dopo un taglio bitter forse un pelo grintoso, in un bel retronasale balsamico, rinfrescante e… respiratorio. La gradazione? Con quella ci faremo i conti dopo.
Suruga Bay del birrificio Baird Beer
Fermentazione: Alta
Stile: Imperial Ipa
Colore: Ambrata
Gradi alcolici: 8,5%
Bicchiere: Pinta
Servizio: 8-10 °C