“I Racconti della Birra”, al via il concorso letterario promosso dal Birrificio Artigiano Toscano
Contribuire ad affrancare definitivamente la bevanda di Gambrinus da quella nozione forzatamente cameratesca e caricaturale che in passato l’ha relegata ai livelli inferiori nella considerazione comune degli italiani, in barba al suo invece significativo patrimonio intrinseco di storie e di saperi. Questo l’obiettivo dell’iniziativa operata dal BAT (microbrewery toscana di Montescudaio, in provincia di Pisa) con il progetto Birra e letteratura, concepito per funzionare come ponte tra la cultura libraria e quella gastronomica, con la seconda chiamata a far da veicolo di diffusione per la prima, “mettendo il non lettore a tavola con una buona pinta e un buon brano di narrativa”.
Un disegno che inizialmente si è concretizzato applicando, ai colli delle bottiglie prodotte dal marchio tirrenico, libricini con testi firmati da noti autori del Granducato, come Marco Vichi e Marco Malvaldi; adesso si è passati a uno step successivo: la ricerca, per le prossime mini-opere allegate, di penne emergenti o sconosciute. Il tutto attraverso un apposito concorso, varato in collaborazione con Marchetti Editore (giovane casa tipografica della città della Torre) e didascalicamente intitolato I Racconti della birra.
Per partecipare, gli interessati dovranno inviare entro il 1° marzo, all’indirizzo info@marchettieditore.it, brevi scritti inediti (massimo di 8mila battute) dedicati al mondo delle chiare, ambrate e scure: in palio la stampa in mille copie del racconto vincitore, che, come detto, si accompagnerà alle bottiglie targate BAT.