Abbinare dei brani musicali ad una birra artigianale è possibile? Forse no, ma ci proviamo lo stesso! Proviamo a cogliere le suggestioni che la birra ci offre, cerchiamo quel ponte labile che possa unire gusto e udito, in maniera che l’uno esalti ed accompagni l’altro. Per farlo ritagliamoci quindici minuti di tranquillità, spegniamo il cellulare, mettiamoci comodi di fronte all’Hi-Fi, stappiamo una buona bottiglia e premiamo play.
Birra: Racing Bitch del birificio Fliyng Dog
Artista: MC5
Invogliati dal colore ambrato e dal soffice cappello di schiuma bianca, portiamo al naso il prodotto di Fliyng Dog e veniamo investiti da vigorosi sentori di agrumi, mandarino, pompelmo rosa e arancia, e ancora profumi di rosa ed erbacei. Al palato si presenta corposa, appagante, con un amaro robusto e presente, ma non invasivo. Questa IPA prodotta con malti belgi è una birra potente (8,2 gradi alcolici), irruenta, ma che si lascia pericolosamente bere. Insomma ce n’è di carne al fuoco per sparare ad alto volume Kick Out The Jams, primo album della band di Detroit MC5. Il celebre critico Lester Bangs lo apostrofò come “ridicolo, prepotente e pretenzioso”, ma fu miope nel giudicare quello che sarebbe diventato uno dei riferimenti del futuro punk e di tanta altra musica a venire. Registrato live nel ‘68 alla Grande Ballroom di Detroit, è un piccolo concentrato di energia, rivolta giovanile, chitarrismo furioso e tagliente, urla belluine e groove, riferimenti beat e psichedelici. Sgraziato, forse, ma pieno, potente, sonoro e coinvolgente. Da ascoltare in un’unica, grande sorsata.
Playlist:
Ramblin’ Rose – “Kick out the jams”
(1969, Elektra Records)
Kick out the jams – “Kick out the jams”
(1969, Elektra Records)
Rocket Reducer No. 62 (Rama Lama Fa Fa Fa) – “Kick out the jams”
(1969, Elektra Records