Questa birra è una sinfonia! Congegno produce musica da orzo e luppolo
Dalla madeleine proustiana in poi il meccanismo è noto: riavvertire dopo tempo un profumo, un sapore, una sonorità, catapulta indietro nel tempo, tenendo viva la memoria del momento in cui, con quegli stimoli esperienziali, si era fatto il primo incontro. E quindi anche il gusto di una birra, può fare quest’effetto. Ma in questo caso, con i test di suggestione sensoriale, siamo più avanti: parliamo infatti di uno dispositivo che può, dalle materie prime proprio di una birra, ricavare una corrispondente armonia musicale.
L’apparecchiatura si chiama The Sound Brewery, è stata realizzata dalla Xister (una digital agency di Roma) e si basa sul principio delle lastre di Chladni (congegno ideato verso la fine del XVIII secolo appunto dal fisico tedesco Ernst Chladni per visualizzare le vibrazioni sonore su una superficie metallica), applicandone il funzionamento ad acqua, chicchi d’orzo e coni di luppolo.
Per la precisione, fiori e semi vengono posizionati su una superficie rotante; e spostandosi, in conseguenza del movimento dello stesso piatto d’appoggio, vanno a disegnare forme precise; le quali, poi, vengono lette da una soprastante testina laser, che – come quella di un giradischi – ne traduce la morfologia in sequenze di note. Quanto all’acqua, viene invece riversata su un supporto in vinile sul quale, sempre grazie alle vibrazioni, finisce per compone una serie di cerchi, anche questi interpretati dalla testina laser.
Quando si dice che gli ingredienti stanno in perfetta armonia…