Pinta inglese, si cambia?!
Pare che l'aristocratica pinta imperiale inglese, la cui misura di 568 ml fu stabilita dal parlamento inglese nel 1698, possa presto essere affiancata dallo Schooner australiano, lievemente più piccolo (circa due terzi di una pinta inglese, 425 ml). Secondo l'Indipendent il governo vorrebbe infatti rendere possibile vendere birra anche in questa misura introducendo un competitor alla pinta fino ad oggi unica regina dei pub; va infatti premesso che in Inghilterra la vendita di alcolici è rigidamente legata a misure standard che per la birra sono rappresentate dalla pinta e dalla mezza pinta (oltre al terzo di pinta ormai in disuso). L'intervento sarebbe da ascriversi nell'ottica di ridurre i consumi di alcolici degli inglesi (misure simili sono state prese anche per i calici da vino) e, se ci sono interventi che lo supportano in nome della più ampia offerta disponibile per il cliente, altri temono che il celeberrimo grido da pub "mine is a pint" (a me una birra), inglese tanto quanto la Union Jack, possa esser soppiantato da "mine is a schooner", ledendo irreparabilmente l'aristocratica dignità dell'inglesissima pinta a favore di un parvenu delle colonie (e neanche una colonia qualunque, l'Australia era infatti una colonia penale dell'impero britannico).
Se da un lato le recenti normative sembrano indebolire il bicchiere inglese per eccellenza, altre sono volte invece a rinforzarlo, nel vero senso della parola. All'inizio dello scorso anno infatti l'allora ministro dell'interno, Alan Johnson presento al Desing Council due prototipi di pinte infrangibili, progettate appositamente per ridurre i danni causati dalla rottura dei bicchieri durante l'uso,ma soprattutto durante le risse: le statistiche inglesi parlavano infatti di ben 87mila ferite provocate con bicchieri durante gli scontri nei pub (non a caso i progetti sono stati sviluppati all'interno del programma Design Out Crime). Ovviamente i prototipi sono stati realizzati in vetro, proprio al fine di potere ofrire una valida alternativa ai poco (molto poco a dire la verità) apprezzati materiali alternativi come il policarbonato. Alla fine dell'anno scorso due grandi produttori di forniture per pub e locali hanno annunciato di avere cominciato la sperimentazione di alcuni bicchieri derivati dai progetti menzionati; per ora non si hanno ancora gli esiti di tali test, ma tenetevi pronti: a breve potrebbe imporsi una pinta super resitente, sempre in vetro, pronta a conquistare il mondo!
Pare proprio che l'amata vecchietta inglese non voglia perdere per nessun motivo la sfida con il giovane nipote australiano!
Salute!
Gabriele Triossi