Orzo Bruno del birrificio Garlatti Costa
Storia “particolare” quella di Severino Garlatti Costa, homebrewer già agli inizi degli anni Novanta – quando il fenomeno era ben lontano dall’assumere le attuale dimensioni epidemiche – e, dopo una vita lavorativa nel settore anche in veste di consulente, arrivato “solo” nel 2012 ad inaugurare il suo birrificio. Belga è l’ispirazione che da oltre vent’anni guida gusto e produzioni, e d’impronta immancabilmente belga è anche la sua Orzo Bruno (dove il nome gioca con Orso Bruno, a richiamarne il colore), eredità casalinga lentamente perfezionata. Nata pensando alle brune locali, la sfida – vinta – di Severino è stata quella di eliminare qualsiasi aggiunta di zucchero concentrandosi solo sul malto per dare corpo e struttura ad una birra che raggiunge 8 mascheratissimi gradi alcolici, dove ai luppoli è demandato il solo ruolo di bilanciare l’inevitabile dolcezza complessiva. Obiettivo centrato
Veniamo al bicchiere: la Orzo Bruno rivela un bel colore tonaca di frate, con schiuma non abbondante ma fine e cremosa. L’attacco è tostato, poi frutta secca, un leggero caramello, anche note piacevolmente acidule e rinfrescanti, mela cotta: nel complesso un naso ampio, ben definito, pulito e di buona intensità aromatica. Nota di merito l’etilico di cui sopra, che ai sensi risulta praticamente assente. La boccata è avvolgente, non aggressiva, susseguita dalle sensazioni tostate, più leggere questa volta, e di nuovo dalla parte aromatica di frutta secca che anticipa un finale asciutto, di un amaro molto garbato che invita alla nuova sorsata. Oltre ogni apparenza una birra decisamente pericolosa per la sua beverinità.
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Orzo Bruno del birrificio Garlatti Costa
Fermentazione: Alta
Stile: Strong Belgian Ale
Colore: tonaca di frate
Grado Alcolico: 8%
Temperatura di servizio: 10-12%
Bicchiere: Coppa