Nuovi brewpub e birrifici: Jungle Juice, Babylon, Aleghe, Nix Beer, La Piave, Antica Birra del Re, Birra Salento
Prima di passare in rassegna i birrifici nati negli ultimi mesi, ricordiamo alcuni cambiamenti che hanno interessato birrifici esistenti, rinnovamenti che come vedremo, sono accomunati tutti dall’inaugurazione di locali di mescita esclusivi del birrificio. In effetti, in un periodo in cui la concorrenza si fa più agguerrita e il mercato più saturo, la birra artigianale riscopre il brewpub, anche nella sua versione meno impegnativa della tap room adiacente alla produzione. Tra le recenti inaugurazioni segnaliamo quella del romano Jungle Juice che dopo aver iniziato la produzione a fine 2016 (12 hl l’impianto), dopo circa due anni di beer firm, ha da poco spalancato le porte al pubblico con una festa ufficiale che ha permesso di presentare anche il nuovo spazio destinato alla vendita: tap room (impianto spillatura a 6 vie), shop e sala degustazione. Anche il birrificio piemontese Aleghe di Giaveno (TO), ha approfittato del recente spostamento per inaugurare il nuovo birrificio e la tap room annessa. Stessi festeggiamenti in casa Babylon a Folignano (AP), nelle Marche, che dopo la recente apertura degli impianti di proprietà a fine anno passato e il doveroso rodaggio produttivo, è pronto per l’inaugurazione del brewpub, situato all’interno di un suggestivo locale: fermentatori all’interno di grotte a volta, impianto cottura in rame e pub dalla calda atmosfera in legno e ferro. Più particolare il caso del Nix Beer, pub di Pavia che sarà aperto da Nicola Grande, attualmente birraio alle dipendenze di Etnia. Una birreria dall’ambiente raccolto in pieno centro storico dove far ruotare alle 6 spine le birre da lui prodotte, con qualche incursione di birrifici italiani e stranieri.
Passiamo adesso alle nuove aperture di birrifici partendo da un nuovo birrificio in provincia di Treviso, più precisamente a Moriago della Battaglia lungo il greto del fiume Piave. Si tratta del birrificio La Piave, realtà che prende avvio con un impianto da 10 Hl a cotta ed una cantina di 120 Hl, tutto posizionato all’interno di uno spazio esteticamente apprezzabile ricavato dal recupero di una vecchia cantina. Le birre prodotte sono, al momento, quattro, tutte con nomi campanilistici: Peralba, una pils con solo luppolo Saaz di 5° alc; Priula, dorata ispirata alle Tripel beghe di 7° alc; Isola rossa, una Amber Ale da 6,5°alc e Veneta, un’APA con luppoli sperimentali da 6° alc.
“Pensa in piccolo” il neonato Antica Birra del Re, un nano-birrificio piemontese di Locana (TO), come si auto definisce per via di una produzione veramente limitata che si aggira in questa fase iniziale a soli 200 litri al mese per un impianto produttivo di soli 50l. La birraia, Giorgia Testa, originaria delle Langhe e figlia d’arte per quanto riguarda l’amore per il buon bere (il papà è l’enologo Livio Testa), promette una filosofia produttiva “slow” molto ancorata al territorio e alquanto sperimentale.
Da un progetto microscopico ad un battesimo di dimensioni veramente importanti. In Puglia, a Leverano, l’ex beer firm Birra Salento creata dal distributore salentino Mebimport si è dotata di un impianto imponente composto da una sala cotte con 4 tini in serie da 50hl ciascuno e ben 1800hl di cantina. Per la produzione è stato creato addirittura un team composto da vari supervisori a seconda delle birre prodotte: Moreno Ercolani del birrificio toscano L’Olmaia sarà head brewer per le birre speciali, Angela Wurges si occuperà delle basse fermentazioni di ispirazione tedesca, mentre il birraio Martin Vrba avrà il compito di mettere a punto la ricetta della Pils. Una gamma destinata a crescere e che in una fase iniziale vedrà alle etichette realizzate inizialmente presso Baladin (Pizzica, Taranta e Beggia) anche una IPA, una Helles, una Pils e una Blanche.