Mukkellerina del birrificio Mukkeller
Da sempre tra gli alfieri, in Italia, del vessillo delle basse fermentazioni, il marchio fermano Mukkeller trova una delle sue etichette-bandiera in quella (non a caso deonomastica, nel battesimo) della Mukkellerina. Il cui nickname gioca evidentemente sulla fusione tra il nome del produttore stesso e quello dello stile d’appartenenza della referenza in questione (la tipologia Keller), amalgamando il tutto in una soluzione che ammicca anche consapevolmente al termine chellerina ovvero (nel vocabolario di fine Ottocento) l’addetta al servizio, appunto, in una birreria.
Una ragazza immancabilmente bionda, nel caso, ché in mescita i suoi colori sono il dorato carico della massa liquida (innervata da velature) e l’avorio delle ciocche più chiare in cui s’intreccia il tessuto della schiuma. Un look che predispone a tratti gustolfattivi tipici della categoria. Al naso miele millefiori, petali bianchi (camomilla, acacia), solidi tratti erbacei, anche di marca garbatamente rustica (fieno); al palato una corporatura atletica ma senza spigoli né perentorietà, predisposta alla corsa veloce (4.8 i gradi alcolici), asciutta nel complesso, fluida nel passaggio tra un incipit più morbido e una prosecuzione amaricante peraltro tenuta sotto stretta vigilanza.
Mukkellerina del birrificio Mukkeller
Nazione: Italia
Stile: Keller
Fermentazione: bassa
Colore: chiaro
Gradi alcolici: 4.8% vol.
Temperatura di servizio: 7-9 °C
Bicchiere consigliato: biconico