Una birra a Parigi: La Cave a Bulles

Voglio dare un consiglio a quanti scelgono di visitare Parigi e desiderano bere una buona birra o riportare un souvenir birrario in Italia, si tratta del beer shop più fornito della capitale francese. Può sembrare sorprendente parlare di birra in un paese famoso per il vino, con cui spesso ci confrontiamo e rivaleggiamo. Abbiamo invece poco da competere sul fronte birraio: la Francia ci sovrasta. Esistono centinaia di micro-brasseries che sfornano prodotti di ottima qualità. Forse, dal mio personale punto di vista mancano le vette qualitative che si trovano in Italia (Le Baladin, Birrificio Italiano, Birrificio Lambrate, Bidu, etc…), ma, dal punto di vista di una media statistica, non c’è gara: in Francia si trovano tante ottime birre artigianali. Altro vantaggio: si trovano in bottiglia, di solito anche da 33 ml.
Per raccontare ai lettori di Fermento Birra il panorama francese, mi sono recato a La Cave a Bulles, il negozio di birre artigianale che vi voglio segnalare, per intervistare il giovane proprietario: Simon Thillou. L’interno del negozio è minimalista, con scaffali di legno chiaro pieni di bottiglie di birra e poco altro. Per arrivarci date le spalle all’ingresso del Centre Pompidou (quello sulla piazza in discesa), inoltratevi nella stradina che vi trovate davanti e girate a sinistra in fondo, vi troverete il negozio di fronte.

Simon, quando hai aperto La Cave a Bulles?
Il 18 luglio 2006, giorno in cui si festeggia Saint Arnou, protettore dei brasseurs. Mi riprometto di tirare le somme al più presto.

Quante birre hai attualmente in negozio?
A parte una piccola (circa 30) selezione di birre belghe, ruotano circa 200 etichette, con nuovi arrivi quasi settimanali.

A proposito di etichette, sono tutte bellissime, molto fantasiose e colorate.
Le birre francesi devono distinguersi sia dai vini sia dalle altre birre, es. da quelle belghe. Credo che se i vini francesi fossero privi di storia e dovessero competere sul mercato internazionale non noterebbe e non li berrebbe nessuno.

Parliamo di terroir, cosi’ importante per i vini. Vedo molte birre bretoni, altre del Brie, altre prodotte più a sud. Cosa le distingue?
In realtà quella del territorio è un’operazione di marketing. Non si riesce a stabilire la provenienza di malti e luppoli, che peraltro attraversano tutto il paese e non provengono necessariamente dall’area di produzione.

Abbiamo una situazione simile anche in Italia, documentata anche da Fermento Birra. Quindi tutto un bluff?
Ma no. Il fatto che non ci si debba legare a disciplinari rigidi lascia libera la fantasia dei produttori, che utilizzano varie combinazioni di malti e sperimentano l’uso di aromi.
Guarda qua: Sancerroise alle lenticchie. Du Canardou alle castagne e alle noci. La Choulette che ti piace tanto nella versione ambreè ce l’ho anche alle fragole. L’ultima arrivata e la Bibracte, prodotta vicino al sito archeologico omonimo, senza neanche una bollicina e aromatizzata al mirtillo. Molto delicatamente però.

Quest’anno non ho trovato la Biere de Mars. Potresti spiegare ai lettori cos’è e dirmi perché?
Quest’anno la qualità non mi soddisfaceva. Sull’esempio della marzenbier, la Biere de Mars è l’equivalente brassicolo del Beaujolais Nouveau, viene commercializzata a partire dal 1 marzo. E’ una birra primaverile che molte brasserie producono, moderatamente alcolica (da 4.5° a 5.5°), colore dall’ambrato all’oro vecchio, brassata con orzi (Alexis, Prisma, Scarlett, Cork, Nevada) raccolti tra il 14 luglio ed il 15 agosto. Tende a sprigionare aromi fioriti e mielati.

Per gli amanti dell’IPA e delle luppolate in genere cosa consigli?
A me piace l’Etoile du Nord, che vanta un pubblico di appassionati. Perfetta dopo una giornata estiva in giro per Parigi.

Oltre alla birra cosa vendi?
Bicchieri, compreso quello con l’intestazione del negozio (idea-regalo per amici birrofili), magliette del negozio, gelatine alla birra, aceti di birra, qualche liquore.

Un ultima novità un pò “strana”?
Prova questa stout (buonissima. In Francia si pronuncia stut, ndr) prodotta da Lionel Alphand, fratello di Luc, il discesista e pilota di rally. Difficilissima da trovare, brassano quando ne hanno voglia (pensa che la birra di Natale l’hanno fatta uscire a febbraio…) e non spediscono. Passavo di  lì e li ho convinti a vendermene un pò.

Spiega agli amici di Fermento Birra come possono raggiungerti.
Facilissimo. Sono a circa 100 metri dal Centre Pompidou, in pieno Beaubourg. La via e’ piccola e stretta, ma facile da trovare. Comunque all’interno del sito potete trovare una piantina oltre al catalogo delle birre.