La Carlsberg per i 200 anni del suo fondatore rinnova la storica fabbrica
Lo scorso 2 settembre si sono celebrati i 200 anni trascorsi dalla nascita di Jacob Christian Jacobsen, figura di assoluto rilievo nella storia birraria d’Europa. Imprenditore di spicco, ma anche filantropo, attivo in politica e grande collezionista di opere d’arte (adesso ospitate in un edificio aperto al pubblico nel centro di Copenaghen). Jacob Christian è ricordato soprattutto per aver fondato, nel 1847, all’età di 36 anni, una delle prime grandi industrie birrarie europee, la Carlsberg. Attualmente quinto gruppo birrario mondiale, ha 44.000 dipendenti sparsi in giro per il mondo e sono 140 i mercati mondiali sui quali almeno uno dei 326 brands della Carlsberg group è presente. Ma al di là dell’indiscutibile successo commerciale del gruppo birrario danese (che qui in Italia controlla il Birrificio Poretti), fondamentale, per la storia e l’evoluzione dei processi produttivi è il ruolo che ha ricoperto, fin dal 1875, anno della sua inaugurazione ad opera sempre di JC Jacobsen, il Laboratorio Carlsberg.
L’istituto di ricerca poteva contare fin dalla sua apertura su due dipartimenti, quello di Chimica e quello di Fisiologia, e proprio in questo istituto fu isolato per la prima volta il ceppo di lievito impiegato fino ad allora per la produzione delle birre lager, il “famoso” Saccharomyces Carlsbergensis (o Pasteurianus che dir si voglia), così chiamato proprio in onore dell’istituto di ricerca danese. Nello stesso giorno in cui il Gruppo Carlsberg celebrava il duecentesimo anniversario della nascita del proprio fondatore, Jørgen Buhl Rasmussen, CEO di Carlsberg, annunciava di aver scelto le cinque squadre (delle 65 iniziali), tre inglesi, una olandese e una danese, che elaboreranno il progetto definitivo per la riqualificazione della storica fabbrica “madre” di Copenaghen (quella con gli elefanti all’ingresso, per intenderci). Tale progetto trasformerà questo antico plesso produttivo in un modernissimo “Brand and Experience Centre”, un edificio “visionario” che, nelle intenzioni dei proprietari, dovrà diventare una delle principali attrazioni di Copenaghen, capace di attrarre non meno di 500.000 visitatori l’anno. La scelta del progetto “vincente” verrà resa nota nel prossimo mese di marzo del 2012.
di Alberto Laschi