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Kvass, la tradizionale birra di pane russa che piace tanto anche ad Heineken

kvass

Ales e Lagers in flessione in Russia? Le accise crescenti spingono forse la pinta sul viale del tramonto? C’è chi non trascura uno scenario del genere: Heineken ad esempio; e si propone – allora – di mantenere legati a sé i consumatori, proponendo loro un altro prodotto alcolico: l’ultra-tradizionale kvass. La cosiddetta birra di pane (si ottiene dalla fermentazione di quello di segale, nero o meno che sia) rappresenta d’altra parte una delle bevande più popolari in tutto il sistema dell’ex Urss. Dimostrandosi immune alle mode, ha conservato sostenitori trasversali a tutte le fasce d’età, e, specie nei mesi caldi, berne è una sorta di rito inviolabile. Ebbene, alla luce dei diagrammi che – in questa fase – evidenziano il calo di vendite di chiare, ambrate e scure, alcuni grandi produttori  stanno convertendo i propri assetti organizzativi  proprio alla Brotbier: e tra i marchi di maggior spicco troviamo proprio il colosso olandese.

kvas heinekenHeineken infatti ha già deciso di avviare i motori di quattro stabilimenti dedicati, con tre brand (già utilizzati per altrettante  birre): Ostmark nella regione di Kaliningrad; Sheehan negli impianti di Sterlitamak; Rusich in quelli di Khabarovsk e Irtutsk. La distribuzione sarà, per il momento, limitata alle regioni in cui ricadono i siti produttivi interessati; ma quella del gruppo multinazionale ha tutte le sembianze di una scelta strategica ben precisa. Anche perché, a colpire la bevanda figlia dell’orzo, c’è – elemento di significativa affinità con l’Italia – il peso di una tassazione crescente e schiacciante: tra il 2009 e il 2014 l’accisa è salita da 3 rubli (oggi circa 5 centesimi di euro) a 18 rubli (intorno a 32 centesimi di euro) al litro.