Heineken all’attacco: nel mirino i marchi sloveni Laško e Union
Multinazionali aggressive anche sul fronte del Vecchio Continente. Tra i più attivi, nella strategia di assorbimento di etichette territoriali, il marchio Heineken lancia un’Opa esplicita su due prodotti tradizionali della Slovenia: Pivovarna , i maggiori produttori della Repubblica ex Yugoslava, già appartenenti alla stessa cordata proprietaria (un trust bancario assicurativo nazionale) e accreditati di occupare già larghe fette di mercato interno. Il gruppo olandese sarebbe intenzionato a rilevare il 45% del totale azionario; e pronto a un’operazione di ricapitalizzazione da 75 milioni di euro, mantenendo le centrali di lavorazione in Slovenia e acquistando le materie prime locali (ricordiamo che nel nord del Paese, da Celje a Maribor, ci sono ampie piantagioni di luppolo). Heineken è il terzo produttore di birra al mondo; e nel corso degli ultimi 20 anni ha fatto acquisti a più riprese all’interno dello scacchiere dell’Europa balcanica e orientale. Tra le realtà inglobate, la croata Karlovacko, la macedone Skopje, la serba MB, l’austriaca Brau Union, la ceca Krušovice e la polacca Zywiec.