Confine del birrificio BiDu
Confine: ovvero, la Porter secondo Beppe Vento, birraio del BiDu. Non sarà originale dirlo, ma veramente qui si ha a che fare con una di quelle birre il cui temperamento lascia trasparire il carattere di chi ne ha plasmato le fattezze. Niente di meno ci si può aspettare da una “targata BiDu”: franchezza ruspante, la ruvidità genuina delle anime pratiche, l’immediatezza sincera di chi vuol farsi amare per quel che è (poi, se non c’è pathos, pazienza: si resterà amici, non è mica un dramma).
Peraltro, poco c’è da eccepire, quantomeno nella confezione del look: l’abito è quello giusto, di un bruno in bilico sul nero, abbellito da impunture schiumose color guscio di noce, senza esagerare né negli spessori della coltre di fitte bollicine, né nella vivacità della carbonazione cui esse danno luogo. La corporatura, sebbene non opulenta (stiamo parlando di una porter in versione robust con la lancetta etilica a quota 6), è improntata alle felpature e a una scorrevolezza carezzevole; e tutta questa morbidezza di palato è un bel controcanto equilibrante, rispetto a un filo conduttore di tostature e torrefazioni che – a partire dall’olfazione, fino al sorseggio e poi alla gittata retronasale – attraversa l’intero assaggio, tinteggiandolo senza sosta di esuberanze coriacee: caffè, caramello brunito, frutta secca, cacao amaro, tabacco da pipa. Protagonisti in ricetta, cinque luppoli: Perle, East Ken Goldings, Cascade, Willamette e Chinook.
Concludendo: un po’ selvatica, d’accordo; ma se si palpita per le dark, che bevuta!
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Confine del birrificio BiDu
Fermentazione: Alta
Stile: Porter
Colore: Nero
Gradi Alcolici: 6% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 7-9 °C