Birreria Emonec: fuori porta sloveno a Capodistria
A volte basta attraversare una linea immaginaria e trovarsi in un altro mondo.. cosa pensereste se in una ristopub vi offrissero un litro di birra artigianale a 3 euro, o una fiorentina a 25 euro il kg? Probabilmente di essere in un episodio di “Ai confini della realtà”, la saga ideata da Rod Serling.
Invece noi abbiamo seguito queste indicazioni: superata Trieste e imboccata la strada sopraelevata, seguiamo la destinazione “Muggia – SLOVENIA”. Dopo aver passato il confine imbocchiamo la nuova strada per Koper (Capodistria). Quasi subito dopo aver superato lo svincolo per il centro di Koper, imbocchiamo lo svincolo per Pula e quindi dopo alcuni semafori, troviamo alla nostra destra il Centro Commerciale Mercator. A questo semaforo giriamo a sinistra e dopo alcune centinaia di metri, alla nostra destra, troviamo la Birreria EMONEC.
La birreria è aperta: martedì-venerdì dalle 11.30 alle 23.00, sabato-domenica-festivi dalle 12.00 alle 24.00. L’esterno è un triste grande capannone, ma va anche detto che l’interno non è da meno con sedute che richiamo i ristoranti cinesi da due lire, o piuttosto i nostri ristoranti per grosse comitive degli anni 70. Fuori c’è un piccolo spazio ma è tutto occupato, quindi ci accomodiamo dentro. I camerieri sono gentili e parlano bene italiano, il menù è ampio con ricette in gran parte italiane a farla da padrone la pasta con tagliatelle napoli, bolognese, ai funghi e al tartufo (pare che in Italia giungano sulle nostre tavole moltissimo tartufi sloveni.
Molto vasta la scelta di carne alla griglia a prezzi decisamente accettabili (come vi ho detto fiorentina a 25 il kg, a Firenze sotto i 35-45 non c’è praticamente niente), presenti gli immancabili ćevapčići, polpettine cilindriche o veri e propri hamburger. Sono solitamente composti di carne di maiale, manzo e agnello, cipolla tritata finemente, pepe e paprika dolce. Vengono generalmente serviti cotti al barbecue, sulla griglia o alla piastra. Appena seduti ci servono un assaggio di pizza e immediatamente ce ne innamoriamo, eravamo venuti per mangiare la carne e cadiamo vittime del rituale più classico: pizza e birra.
Prima però voglio assaggiare quella che è considerata la specialità del luogo, la minestra di Bobici, una zuppa di mais di cui voglio darvi la ricetta:
Mais dolce, fagioli cannellini, preparato per brodo, olio extravergine di oliva, 500 g. di patate a pasta gialla, 150 g. di prosciutto crudo di San Daniele, un cipollotto fresco, pepe, sale.
Lessare le patate, quindi pelarle e tagliarle a cubetti. Nel frattempo tritare finemente il cipollotto e farlo appassire in una casseruola con un poco d’olio extravergine. A questo punto aggiungere il prosciutto crudo tagliato a pezzetti e lasciare insaporire. Unire poi i fagioli insieme al loro liquido, il mais ben scolato e le patate. Ricoprire il preparato con il brodo e portare a ebollizione; aggiustare di sale e pepe e continuare la cottura. Quando la zuppa risulterà ben amalgamata e piuttosto densa, servirla bollente completandola con un filo d’olio extravergine crudo.
Le pizze sono enormi e strapiene di ingredienti, buonissime ma difficili da terminare (non siamo arrivati oltre tre quarti!) E la birra, direte voi? Servite nei classici boccali tedeschi le birre sono discrete, una lager classica in stile tedesco non troppo caratterizzata e una scura che identificherei in una Dunkel con note di tostatura molto evidenti e un buon grado di amaro, sono prodotti non eccelsi, ma sicuramente dignitosi, molto beverini (ce ne siamo fatta più di un litro a testa) ma rispecchiano l’anima del locale che vuole essere un birrificio popolare, non per niente tengono corsi di fisarmonica, fanno feste tirolesi, ecc..
Sono rimasto un poco sorpreso quando scegliendo le birre mi hanno proposto chiara, scura o mescolate assieme. Sul momento ci sono rimasto un po’ male, poi ho pensato che se nel vino si fanno grandi 50 e 50 (penso a Capannelle e Avignonesi), credo si possa a pieno merito fare anche con la birra.
Il birrificio è anche visitabile su appuntamento.
http://www.emonec.eu/it.html