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Scoperta in Cina una birra al riso di 9000 anni

Nelle recenti settimane due ritrovamenti archeologici hanno confermato l’importanza che la birra ha avuto sin dalle più antiche civiltà umane. Nel sud est della Cina in un sito funerario risalente a 9000 anni fa (7000 a.C.) sono stati ritrovati ciotole e vasi contenenti residui di piante, amido, resti di funghi. Secondo l’archeologo Jiajing Wang, capo del progetto, poteva trattarsi di una bevanda fermentata leggera e torbida, in poche parole: una birra di riso.

Il ritrovamento in un corredo funerario dimostra ancora una volta l’importanza della birra e degli alcolici nel mondo antico anche sul piano metafisico e contemporaneamente mostra quanto sia radicato il consumo di alcolici nella storia umana; in particolare interessa l’utilizzo del riso, una pianta non ancora estensivamente coltivata a quei tempi nella regione. Un team di archeologi israeliani ha scoperto tra gli scavi di Tel Tsaf del vasellame contenente una bevanda fermentata di orzo e frumento. Il sito di Tel Tsaf si trova nella valle del Giordano al confine tra Israele e Giordania e i ritrovamenti sono databili intorno al 5000 a.C (7000 anni fa). Secondo il professor Danny Rosenberg, che ha esaminato i resti, si tratta di una scoperta molto importante in quanto testimonia l’uso della birra a scopo ricreativo, slegato da rituali e contesti religiosi. Il team che analizza gli scavi pensa che questa sia la conferma di come a Tel Tsaf, una città molto ricca, si organizzassero eventi pubblici di grandi dimensioni e come in questi eventi fosse consumata birra per allietare i cuori e i palati. Rosenberg aveva effettuato precedentemente altri studi nella regione che non avevano portato a significative testimonianze di consumo di birra nello stesso periodo (anche se avevano confermato l’utilizzo di birra nei riti funebri presso il Monte Carmelo, databili ben 14mila anni fa!)