Mastro Birraio: Beppe Vento del birrificio Bi-Du
Carta d’identità |
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Nome: Giuseppe Cognome: Vento Luogo di nascita: Como Data di nascita: 20/6/1969 Vive a: Fino Mornasco (CO) Birrificio: BI-DU Mastro birraio dal: 2002 Birra preferita: Confine (Birrificio BI-DU) Hobby: Fumetti Musica: Heavy Metal (Metallica) Cinema: I film di Quentin Tarantino |
Nella vita di un appassionato di birra ci sono dei prodotti che entrano nell’album dei ricordi e che, in qualche modo, lasciano il segno. Quali sono per te queste birre?
Senza dubbio l’amaro della Tipopils del Birrificio Italiano: colpo di fulmine che mi ha fatto scoprire l’amore per il luppolo. Tra le industriali che in passato bevevo la Pilsner Urquell, certamente differente da quella di adesso. Anche la Red Mcgregor, che mi ha ispirato per la mia ArtigianAle.
Il nome ci dice che per fare la birra sono stati utilizzati durante la produzione dieci luppoli in cinque fasi differenti.
Sì, amo l’amaro. Però tengo a precisare che rifiuto certi prodotti estremi, come alcune birre americane, dove l’utilizzo del luppolo avviene senza criterio. Per questo ho deciso di utilizzare dieci luppoli europei: volevo dimostrare che da noi si possono fare birre molto amare e allo stesso tempo di qualità.
La mia Confine, la Cinnamon del Birrificio Italiano, la Shangrila del Birrificio Troll, la Quarta Runa del Birrificio Montegioco, la Teobroma del BABB (prodotta dall’ex birraio Maurizio Cancelli)
La mia Confine
Come carattere sicuramente forte e decisa, esteticamente abbastanza formosa… non so, forse Halle Berry
Beh sì, la birra deve prima di tutto lasciarsi bere. Non riesco a sopportare quelle birre che devi sorseggiare lentamente e che ti stancano dopo poco..
No, no… Tutto merito della nostra birra!!Ultimamente hai partorito una ricetta che prevede l’utilizzo delle more di gelso bianco: la Gelsobira. Come nasce questa idea?
Ero al festival di Pasturana e, sdraiato sotto un’albero di gelso, mi sono detto: perché non provare a mettere questo frutto nella birra? Prima ho provato quelli delle mie zone, ma producevano un’acidità eccessiva. Adesso utilizzo quelli siciliani, molto più dolci, e ottengo una birra migliore, più morbida.
È vero che hai intenzione di organizzare un concorso dedicato alle birre che non seguono nessuno stile, insomma fuori dai canoni?
Sì, Stranabirra.. è un’idea che voglio realizzare il prima possibile. Sarà un concorso aperto a tutti, birrai e homebrewer, basta produrre birre particolari con ingredienti inusuali…
Il numero dei birrifici italiani sta crescendo esponenzialmente. Cosa ne pensi dei nuovi prodotti?
Molti aprono e non sanno cosa stanno facendo. La qualità di alcuni è discutibile e questo nuoce al mondo della birra artigianale, perché chi compra questi prodotti si fa un’idea sbagliata della qualità della birra. Questo è un male.
Pensi si possa fare qualcosa?
Si potrebbe creare un marchio di qualità. Potrebbe farlo Union Birrai, anche se al momento rappresenta anche birrifici non proprio di qualità.
Tutti sanno che produci birre ottime, amate sia dall’esperto che dall’appassionato dell’ultima ora. Dunque evitiamo sviolinate concludendo con una domanda più pungente. Che dire della grafica delle tue etichette e, soprattutto, del tuo sito? E’ una questione di gusti o l’essere è più importante dell’apparire?
Il sito è una mia creazione, le etichette sono state disegnate di getto e mai modificate.. Impiego tutte le mie forze nel produrre buona birra e credo che l’importante è che la birra stessa continui ad essere al meglio. L’immagine viene dopo…
Era quello che volevamo sentire… Ciao Beppe!
Grande Beppe!! Sono felice che ci sia un programmatore IBM in meno e un birraio in più!
Ottimo abbinamento quello tra Halle Berry e la Confine. Andrebbe provato
Beppe sei il meglio!!!!!!!!!!
ciao peppe ci dobbiamo fare una cotta insieme come promesso l’ultima volta…