Birra & Sigaro: un incontro all’insegna di atmosfere esotiche e coloniali
Ho conosciuto il Birrificio Torino in un contesto particolare per il mondo della birra come il Wine Show di Torino. Ero alla fiera per lavoro e mi sono affacciato alla loro degustazione praticamente per caso e Kuaska mi ha immediatamente coinvolto.
Lo stile del birrificio è prettamente orientato verso la Germania e la bassa fermentazione (ed io generalmente preferisco lo stile belga e inglese), ma sono birre molto ben costruite e con un’anima preponderante che le rende immediatamente riconoscibili. Quella che mi impressiono maggiormente nella degustazione fu la Sahara, una Blanche coraggiosa e complicata dove il pepe rosa e lo zenzero si fondono con il coriandolo e l’arancia amara; probabilmente è una delle birre più difficili da abbinare a un sigaro, ma il naso mi ha richiamato dei sentori che già conoscevo in un sigaro cubano, l’Epicure N.2 di Hoyo de Monterey. Se la birra evoca il grande deserto africano, per profumi e sapori che portano la mente a lontane atmosfere coloniali, questo sigaro delicato dai profumi non aggressivi ma equanimi e bilanciati, richiama con sentori erbacei tenui e vagamente terrosi i profumi umidi delle colonie. Nel bicchiere color limonata chiaro con un grande cappello si schiuma soffice ma compatto, al naso emergono i lieviti, mentre le spezie stanno un poco nascoste. In bocca una buona acidità iniziale legata allo zenzero e compensata da un’ottima lunghezza dove emergono le spezie (specialmente il coriandolo).
Il sigaro ha, per i miei gusti, un buon formato 12 cm per circa 2 cm di diametro, è un sigaro facile con un buon tiraggio; all’inizio è molto neutro, ma tende a sprigionare le sue caratteristiche dopo circa 1/5 della fumata, è il sigaro per un giorno di pioggia estiva, richiama l’afosità della stagione calda e si sposa alla perfezione con una birra che deve togliere la sete. L’acidità si oppone al calore, gli aromi tenui si fondono alla perfezione donandoci quasi sentori di caffè africano, quei caffè che i beduini si preparano con l’aggiunta di spezie. Un bell’incontro da riproporre sicuramente con l’arrivo della calura.
Caro Terry,
non avrei mai saputo parlare in modo cosi coinvolgente dei “tuoi” sigari come tu della mia birra.
Spero di averti nuovamente ospite al Birrificio Torino….in una giornata di pioggia estiva o meno!
Mauro