Birra & musica

BeerJ: Saison Dupont Biologique e Tunng

Abbinare dei brani musicali ad una birra artigianale è possibile? Forse no, ma ci proviamo lo stesso! Proviamo a cogliere le suggestioni che la birra ci offre, cerchiamo quel ponte labile che possa unire gusto e udito, in maniera che l’uno esalti ed accompagni l’altro. Per farlo ritagliamoci quindici minuti di tranquillità, spegniamo il cellulare, mettiamoci comodi di fronte all’Hi-Fi, stappiamo una buona bottiglia e premiamo play.

Saison Dupont Biologique
Artista: Tunng

Playlist:
Woodcat – “Comments of the Inner Chorus” (Full Time Hobby, 2006)
The wind up bird – “Comments of the Inner Chorus” (Full Time Hobby, 2006)
Jenny Again – ““Comments of the Inner Chorus” (Full Time Hobby, 2006)

Destino o fortuna, non lo sappiamo, ma ci troviamo a stappare questa saison belga subito dopo aver “rispolverato” una vecchia playlist dei Tunng, salvata tempo addietro. Giusto il tempo di goderci lo spettacolo del bel color oro e della schiuma abbondante e fine, e avviciniamo il naso al bicchiere: il mondo che scopriamo è ricco di sfumature sottili, note erbacee, alloro, dove le note speziate di pepe bianco, chiodi di garofano, convivono con l’albicocca candita e note citriche di cedro. La gasatura vivace ci introduce ad un attacco dolce, seguito da una nota acidula che quasi gioca ad alternarsi alla note maltate. Il finale è senza eccessi, secco, all’insegna di un amaro garbato. Siamo fortunati, le note dei Tunng accompagnano in maniera eccellente la nostra bevuta: l’impianto folk tradizionale della band inglese sostiene l’origine contadina della nostra saison, con le belle melodie a più voci accompagnate da chitarre acustiche in finger picking e altri strumenti tradizionali, e i testi che ci raccontano strane fiabe di uomini e animali. Su questo terreno letteralmente fioriscono gli interventi di micro-elettronica, con rumori, glitches, frammenti di vecchi film e brandelli di drum machine, a volte nascondendosi tra le pieghe, a volte letteralmente torcendo l’intero brano, per poi lasciarlo subito respirare. Orecchie, naso e palato si divertono a rincorrere la miriade di suoni, sentori, piccole spigolosità e dolcezze.