Australia, una scappata al pub in… aereo!
A quanti di noi sarà capitato di recitare l’espressione “cosa non si fa per una birra”. Beh, di certo, è abbastanza chiaro cosa per una birra “si fa” o comunque si arrivi a fare: anche solenni idiozie. Il principio vale per qualsiasi altro oggetto del desiderio: ma tant’è al centro della vicenda c’è la silhouette di una pinta, sormontata da un cappello di schiuma. Protagonista dell’episodio, un trentasettenne australiano, beerlover e pilota dilettante, che per andare a farsi un sorso ha parcheggiato l’aereo nei pressi del pub di fiducia, lasciando il velivolo a bordo strada con il motore acceso.
Risultato: si è tolto la sete ma dovrà presentarsi in tribunale, dov’è stato convocato con l’accusa, sottoscritta dalla polizia locale, di aver messo in pericolo la sicurezza e la stessa vita dei residenti. Nel dettaglio, questo lo svolgimento dei fatti: l’aspirante Icaro, non ancora in possesso del brevetto, aveva appena acquistato un biposto ancora (ovviamente) senza ali; e lo stava spostando dal luogo d’acquisto al giardino di casa sua, quando, lungo il tragitto, è stato folgorato dall’idea geniale di effettuare appunto un pit-stop per farsi un bicchiere. Il punto, come detto, è che ha lasciato l’elica in movimento, su un apparecchio reso oltretutto instabile proprio a causa del fatto di non avere le ali installate. Basta così? Macché: a completare il quadro, per poter tenere il motore in funzione, ha anche collegato il serbatoio con una tanica di carburante posta all’interno dell’abitacolo. Il tutto ancora da sobrio…