No di Anheuser-Busch a Inbev
Qualche giorno fa avevamo dato notizia di una proposta ufficiale di acquisto del più grande colosso birrario, il gruppo belga Inbev, nei confronti di Anheuser-Busch (vedi). La risposta è stata negativa. Il consiglio di amministrazione della Budweiser, il maggiore produttore statunitense, ha ritenuto l’offerta di 43,6 milioni di dollari inadeguata. Più precisamente, Patrick Stokes, presidente della compagnia americana, ha dichiarato: “L’offerta INBEV sottovaluta in maniera significativa le attività e le prospettive di Anheuser Busch. La proposta di prezzo non riflette la forza globale della Anheuser-Busch e delle marche-icona Bud Light e Budweiser, i due marchi di birra più venduti nel mondo, con Budweiser che è oggi diffusa in più di 80 paesi . La proposta, inoltre, sottovaluta le azioni di sviluppo dei guadagni che la società ha già previsto e che hanno un potenziale significativo di creazione di valore per gli azionisti. La proposta sottovaluta altresì la posizione di leadership di A-B nel mercato negli Stati Uniti, il più redditizio mercato della birra nel mondo, e l’alto valore dei sui attuali investimenti strategici“. (Fonte Beverfood).
Se la valutazione, secondo gli esperti del colosso americano, è inadeguata, probabilmente adesso lo sarà ancora meno. In effetti, mentre Inbev annunciava l’offerta, Anheuser-Busch era intenta a fare “shopping” in India, acquistando il rimanente 50% della Crown Beer che controlla la birreria di Hyderabad (500.000 hl l’anno) e che permette alla multinazionale statunitense di rafforzare la propria posizione nel mercato indiano, uno dei più appetibili dalle multinazionali vista la crescita esponenziale dei consumi, assieme alla Cina.