In Birra Veritas, degustazione alla cieca di Leonardo Romanelli
Abbiamo preso in prestito il naso rodato di un autorevole degustatore vinicolo. Gli abbiamo sottoposto in assaggio e alla cieca quattro birre artigianali senza nessun tipo di presentazione. Il nostro scopo? Andare oltre la classica degustazione, abbandonare i pregiudizi culturali, trasportare la forza descrittiva e la bravura tecnica di alcuni esperti del vino nel mondo della birra. Questo il risultato.f
B SIDE
Collaboration brew tra i birrifici molisani La Fucina, Kashmir e Sannita
Color pesca melba con abbondante schiuma, naso fragrante e pastoso con note fruttate gialle tra pesca matura, alchechengi, oltre ad un floreale caldo e orientale tra ginestra e fiori di campo, resinoso e agrumato. Al gusto é molto più fresca di quanto si aspetti anche se spunta una nota vanigliata e leggermente burrosa. Finale classico dove ritornano le note gialle e allegre del naso. Chiude veloce e giustamente amaricante. Il naso con la temperatura si fa sempre più ricco e rende giustizia ai luppoli aromatici usati. 5% alc.
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AMBER SHOCK
Birrificio Italiano – Lurago Marinone (CO)
Birra dal color ambrato carico dai riflessi bruni, invitante con la sua schiuma persistente e pastosa. Naso di cioccolato bianco e cremino Fiat, tabacco e liquirizia con divagazione sul bacon, frutta di bosco e uva passa, tutto piuttosto sommesso come intensità. In bocca è equilibrata e matura, con note ricche che si espandono e seducono. Bevibile e sostanziosa con finale delicato e invitante al sorso successivo. 7% alc.
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DUPONT AVEC LES BONS VOEUX
Brasserie Dupont (Belgio)
Dorato molto carico ma vivace, naso speziato e piccante tra floreale fresco e frutta candita, miele e zenzero e anche una tostatura interessante tra mandorla e nocciola. Bocca corposa e masticabile, in cui il lievito caratteristico fa la sua egregia parte, con note speziate eleganti di coriandolo, arricchite da sensazioni fresche di agrumi. Finale con fuochi d’artificio che rallegrano la bevuta e incredibilmente mascherano i 9,5 gradi alcolici. Fresca e gustosa, festiva e festosa.
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TOURNAY DE NOËL
Brasserie de Cazeau (Belgio)
Scura e intensa. Al naso caramella d’orzo, bergamotto, miele di castagno, pepe nero, rafano, humus e goudron ma soprattutto una liquirizia che in bocca svetta addirittura, in un contesto asciutto. Filante e intensa, macchia la bocca e cerca abbinamenti invernali tra dolci e formaggi non troppo amari. Bevibile e coinvolgente. Da consumare in un ampio bicchiere davanti ad un camino, anche se ha le carte giuste per dire la sua in qualsiasi occasione. 8,2% alc.
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Leonardo Romanelli
Leonardo Romanelli è giornalista, sommelier, gastronomo, autore e conduttore radiotelevisivo. Attualmente collabora con l’Unità e come redattore per le guide gastronomiche e vinicole edite dal Gambero Rosso. E’ consulente artistico di numerose manifestazioni dedicate alla buona tavola, nonché autore di libri sull’arte della degustazione. In televisione si è fatto notare come critico nel programma “Chef per un giorno” in onda su La7. Nel web scrive su Quinto Quarto, il suo blog, oltre che per i siti Dissapore e Intravino.
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