Idem, la birra contro l’omofobia
Che la birra abbia un potenziale decisamente social e incline ad abbattere barriere, distanze, steccati, è cosa nota. Adesso questa propensione assume una declinazione specifica, con l’iniziativa che fa capo a una linea di etichette evocativamente battezzata Idem, proprio a sottolineare l’intento di sollecitare una discussione anticonformistica rispetto al tema del genere sessuale.
Il teatro della vicenda è la Puglia: per l’esattezza la provincia di Taranto, e precisamente la località di Leporano. Qui, nel loro laboratorio, il brewer quarantacinquenne Espedito Alfarano e sua moglie hanno avviato questa peculiare esperienza da un anno circa: ad affiancarli, attorno alle attrezzature dell’impianto, un gruppo di collaboratori tra quali alcuni dichiaratamente omosessuali. Gli obiettivi dichiarati con cui Idem è entrata in circolazione appaiono dunque chiari: animare e movimentare, con il suo nome, la sua grafica e il ricavato della stessa vendita, un confronto “sciolto” sui diritti delle persone Lgbt (acronimo che sta per gay, lesbiche, bisessuali e trans). Inevitabile, perciò, che, attorno alla stessa birra, sia iniziato un dibattito: alcuni organi d’informazione hanno infatti posto l’interrogativo se si tratti esclusivamente di una battaglia di principio o, invece, anche l’assunzione di un taglio utile a penetrare efficacemente certi mercati di nicchia (quello ad esempio, dei ritrovi e dei circoli “omo”).
Una questione (reale o presunta che sia) di cui ci limitiamo solo e soltanto a riportare l’enunciato: è il confronto delle idee, ragazzi.