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Craft Beer City Map: ecco dove bere la buona birra a Bologna

Il 23 novembre è stata presentata la seconda edizione della Bologna Craft Beer City Map che riunisce ben 38 locali tra città e provincia dove degustare birre artigianali di qualità. Congiuntamente è stata presentata anche la Bolo Land, una birra ispirata all landbier tedesche brassata dal birrificio agricolo Claterna in collaborazione con i partecipanti al progetto con materie prime esclusivamente della provincia di Bologna. La Beer City Map bolognese fu la prima a nascere in Italia nel 2020.

La  mappa è uno strumento forse demodé nell’epoca dei navigatori, ma di certo utile per avere un quadro generale e per “farsi ispirare”. Con un colpo d’occhio si possono vedere posizione e alcune informazioni dei base dei locali, divisi tra città, su un lato, e provincia, dall’altro. Oltre alla posizione vi è una piccola scheda per ogni partecipante in cui sono indicati tramite simboli i principali servizi offerti come tavola fredda, tavola calda, spine, bottiglie eccetera.

“La Beer City Map mira ad essere uno strumento legato al turismo sia interno che esterno, una vera e propria guida sia per chi arriva per la prima volta nel nostro territorio, sia per chi ha deciso di muoversi all’interno dello stesso ed è alla ricerca di birre di qualità” ha spiegato Nicola Dall’Orefice di LAB distribuzione, ideatore del progetto insieme a Enrico Bonvicini di Madama Beerstrò. Tra gli aderenti (38 contro i 22 dell’edizione 2022) ci sono i rappresentanti di tutta la filiera brassicola e non solo i locali esclusivamente dedicati alla mescita. Sono infatti indicati anche cocktail bar o comunque locali diversi dai pub ma che valorizzano la birra artigianale, distributori e anche birrifici. Sarà possibile trovare la mappa in tutti i locali aderenti e in altre realtà che vogliano dargli spazio, ma anche in tutti punti ricettivi di Bologna Welcome sia in città che in provincia, grazie al patrocinio dello stesso Ente per la promozione turistica e del Comune di Bologna.

La presenza in luoghi “altri” rispetto ai classici canali di vendita della birra servirà a raggiungere un numero maggiore di persone, soprattutto tra quelle che non conoscono il prodotto e, inoltre, permetterà di inserire il settore brassicolo bolognese all’interno del più ampio contesto del turismo e dei servizi della provincia. Oltre alla versione fisica della mappa è possibile consultare la controparte digitale: cliccando qui o tramite il QR Code presente sulla mappa stessa si può accedere ad una schermata di google maps in cui sono geolocalizzati tutti i partecipanti

“Si tratta di un progetto aperto, ma  soprattutto collaborativo, il cui obiettivo è di valorizzare il nostro settore nella sua interezza. Vogliamo avvicinare il pubblico, sia neofiti che appassionati, e creare una rete tra chi, ad ogni livello, promuove la cultura brassicola e il “bere bene” oltre a far passare il messaggio che la birra artigianale può essere un prodotto radicato nel territorio. La birra che è nata da questo progetto, la Bolo Land incarna esattamente questa filosofia: è fatta in collaborazione a partire da una idea di uno di noi, Gianluca Gianpalma del Butcher’s di Budrio, è stata realizzata nel birrificio Claterna di Castel San Pietro con la collaborazione di tutti ed è interamente realizzata con materie prime locali. L’orzo infatti è quello dei campi del birrificio stesso, mentre il luppolo viene dalle coltivazioni dell’azienda agricola Riccardo Pozzi di Castel Maggiore” hanno detto gli organizzatori.

 

“In questa nuova edizione è soprattutto la provincia a costituire la novità più sostanziosa, anche numericamente, rispetto alla edizione del 2020″ ha detto Enrico”Questo ci fa molto piacere, sia perché sappiamo quanto, spesso, sia più difficile portare un certo tipo di prodotto al di fuori delle grandi città, ma anche perché vuole dire che aumentano le possibilità di bere bene anche per chi non vive a Bologna o per chi ha deciso di fare un giro fuori porta magari  in mezzo alla natura. Il progetto ci piace molto e tocca temi molto importanti come lo sviluppo della filiera produttiva locale, la qualità del servizio e l’importanza del turismo birraio” – ha sottolineato Simone Monetti di Unionbirrai. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alla pagina facebook dell’iniziativa