Ha da poco aperto i battenti Casa Baladin, l’ultima “follia” di Teo Musso. Il locale è ricavato all’interno di una costruzione del Settecento che si affaccia sulla piazza principale di Piozzo, proprio di fronte alla storica birreria Le Baladin, aperta da Teo più di vent’anni fa e che, è bene tranquillizzare tutti gli habitué, continuerà a funzionare esattamente come prima.
Personalmente sono rimasto molto colpito dalla cartolina di Casa Baladin dalla quale si capisce già molto, di questo posto. Intanto il nome scelto. È stata scelta la parola “casa” con un preciso intento. Questa, per Teo, è davvero una casa, la sua casa, dove accogliere le persone che sono interessate ad ascoltare quello che ha da dire, attraverso la birra e il cibo, ovviamente, ma anche attraverso la musica, l’arte, il fumetto… La fotografia scelta sembra andare pure oltre. Entrare a Casa Baladin significa entrare nella famiglia di Teo, qui ritratta: in piedi la mamma e il papà, in braccio i due figli, Isaac e Wayan. Molto significativo, infine, il sottotitolo “Kaohinani”: raccoglitore di cose belle, in hawaiano.

In effetti all’interno di Casa Baladin ci sono solo cose belle. Impressionanti le decorazioni che corrono lungo i pavimenti e i muri della Casa, costate mesi di lavoro di una squadra di decoratrici dotate della pazienza di un Buddha… È tutto il locale, però, che non si può spiegare, va visto; il grande Michael Jackson, che ha, per così dire, “battezzato” Casa Baladin in un meraviglioso pranzo a cui ho avuto l’onore di partecipare, ha chiesto a Teo, un po’ ingenuamente, in che stile fosse realizzato il tutto. Teo si è messo giustamente a ridere: perché dentro ci sono, semplicemente, le cose che gli piacciono di più; una stanza è dedicata al Settecento, una all’Ottocento, una a Kandinskij, una agli anni Settanta… Poi la musica, con un impianto di alta fedeltà costruito apposta con componenti d’epoca reperiti chissà come, i quadri, che ritraggono donne di paesi lontani, gli arredi, particolari come l’ideatore. Non si può raccontare. Va visto.

Teo accoglie i suoi ospiti nel pomeriggio; consiglia loro di godersi un Hamam (bagno turco), per poi rilassarsi con un po’ di buona musica, magari sfogliando un fascicolo della fumettoteca a disposizione. Quindi viene servito l’aperitivo: una delle birre di casa, magari una cuvée di Mama Kriek invecchiata nella splendida cantina. Quindi ci si può accomodare a cena. Qui entra in gioco Fabrizio Campana, che interpreta un tema scelto da Teo (il primo è il Tango) con una cucina pensata per abbinare con eleganza le birre, che vengono servite in tavola da Mascia Avanzo, da sempre collaboratrice di Teo. Mi auguro che molte persone scelgano di farsi un bel regalo e di affidarsi alle cure di Teo; sono convinto che sarà una bellissima esperienza, di quelle che non si dimenticano facilmente.
solo il servizio proposto mi alletta fammi sapere come arrivare e da Varese mi precipito ciao Susanna
……….mitico.
…ti ammiro…per tutto! conosco il posto e questa novità mi incuriosisce molto…! ti verremo a trovare…a presto…
Udite o popolani non ardite chieder prezzo, non và compenso per tal sollazzo.
Ciaschedun provi l’ebrezzo e…
di gaudio ne esca pazzo